Fisco, sospensione per tasse e pignoramenti su conti e stipendi
Il meccanismo potrebbe non incidere sull’indebitamento netto se il prestito fatto agli enti non amplia la loro capacità di spesa totale.
Blocco dei pignoramenti dei conti correnti e del quinto dello stipendio, di avvisi bonari e accertamenti.
Il nuovo stop al fisco è un capitolo centrale per il sostegno alla liquidità delle imprese a cui sta lavorando il governo.
Fisco, sospensione per tasse e pignoramenti su conti e stipendi Allo studio la proroga della sospensione per due mesi di Iva, ritenute e contributi. (Il Sole 24 ORE)
Su altri giornali
Stop ai pignoramenti dei conti correnti e del quinto dello stipendio, di accertamenti, dei versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi per i mesi di aprile e maggio. E’ questa l’ultima novità in materia di fisco e tasse su cui starebbe lavorando il governo per il prossimo decreto previsto per far fronte all’emergenza Covid-19. (Wall Street Italia)
A questo proposito gli atti del registro in scadenza da qui al 31 dicembre 2020 sono “ differiti ” al 31 dicembre 2022. Dalla notifica degli accertamenti alla prosecuzione delle istruttorie dei rimborsi, passando per la sospensione di ricorsi e mediazioni. (ilGiornale.it)
L’Agenzia ha segnalato la comunicazione alla Polizia postale e raccomanda ai contribuenti di non aprire la mail e di cancellarla immediatamente, anche per evitare danni ai propri pc, tablet e smartphone. (OnTuscia.it)
editato in: da. Stop ai pignoramenti e agli accertamenti del Fisco, così lo Stato concede un respiro di sollievo a tutti i contribuenti che al momento non si trovano in una posizione di vantaggio nei confronti dell’Erario. (QuiFinanza)
Un’apparente incongruenza, visto che i termini per contribuente e Agenzia non combaciavano. Ed in mancanza di un chiarimento o di una norma esplicita, tutto quello che non è appositamente disciplinato non è oggetto di sospensione. (La Legge per Tutti)
La registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore. 8/E del 2020 dell’Agenzia delle Entrate, era possibile per analogia ritenere valida la stessa precisazione data dal MEF in riferimento alla presentazione delle dichiarazioni di successioni ereditarie. (InvestireOggi.it)