Niente asporto dopo le 19 per evitare assembramenti

Ticinonline INTERNO

Sarà vietato a Milano vendere bevande per l'asporto dopo le 19: è quanto ha detto il sindaco Giuseppe Sala, al termine di un incontro in prefettura con il prefetto Renato Saccone.

La norma sarà in funzione a partire da domani sera dopo un'ordinanza del sindaco.

Non ci saranno quindi chiusure anticipate o modifiche agli orari di apertura e chiusura dei bar: «Non poniamo limiti temporali alla chiusura dei locali - ha detto Sala -. (Ticinonline)

La notizia riportata su altri giornali

Mossa anti-movida del sindaco di Milano Beppe Sala. La norma sarà in funzione a partire da domani sera dopo un’ordinanza del sindaco. (Calcio e Finanza)

Il divieto di asporto riguarderà non solo i bar "ma anche i negozietti di prossimità, ma non i supermercati - ha aggiunto il sindaco -. Per evitare assembramenti sono state concordate alcune misure: in città sarà vietato vendere bevande per l'asporto dopo le 19. (IL GIORNO)

I pontieri dei vari partiti sono all’opera ma la ricerca di un comune denominatore non è facile. Sardegna e Sicilia vorrebbero i «passaporti sanitari» che garantiscano la negatività dei turisti; le Regioni del Nord sono contrarie e così il governo per il quale «non può esserci, scientificamente, una patente di immunità». (Zoom24.it)

Non ci saranno quindi chiusure anticipate o modifiche agli orari di apertura e chiusura dei bar: «Non poniamo limiti temporali alla chiusura dei locali - ha detto Sala -. La sanzione per chi non rispetterà le regole rimane quella attuale sul divieto di assembramento. (Corriere del Ticino)

Su una linea analoga a quella del collega sardo, il presidente della regione siciliana Nello Musumeci, il quale ha delineato l’ipotesi di un passaporto sanitario per poter raggiungere l’isola a partire dall’8 di giugno. (Il Sole 24 ORE)

"Sanzioneremo il consumo di alcolici in piedi, se non in luogo dedicato e definito come lo spazio prospiciente al bar", ha spiegato. Ci stanno arrivando anche progetti che non riguardano solo bar e ristoranti e ci stanno contattando realtà che stanno organizzando proposte di via e non solo della loro singola attività. (La Repubblica)