Matrimoni, le linee guida delle Regioni: ecco tutte le regole, dai tavoli al buffet

Corriere dell'Umbria INTERNO

Il personale di servizio deve usare la mascherina e lavare spesso le mani

Poi riorganizzare gli spazi per evitare assembramenti e assicurare il metro di distanza minimo, nonché percorsi separati per entrata e uscita.

Sono arrivate le linee guida delle Regioni per la ripartenza per quanto riguarda i matrimoni.

Gli operatori del settore: "Siamo dimenticati". Gli ospiti dovranno indossare la mascherina all’interno quando non sono seduti al tavolo e all’esterno quando non è possibile rispettare la distanza di un metro. (Corriere dell'Umbria)

La notizia riportata su altri giornali

Le funzioni religiose che prevedono “la partecipazione di persone si possono svolgere, nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo con le rispettive confessioni“. Sono consentite le tumulazioni e le sepolture “rispettando la distanza interpersonale di un metro tra le persone che vi assistono“ (Radio Gold)

Ecco quali sono le regole che le attività che sono ripartite devono rispettare. NEGOZI: In zona rossa, la consegna e il montaggio dei mobili rientrano nelle comprovate esigenze lavorative e giustificano gli spostamenti (Corriere TV)

Un bel robot da cucina può essere davvero apprezzato. Testimoni di nozze: cosa regalare loro? (SoloDonna)

Mentre si attende il via per la ripartenza dei matrimoni, c’è chi rinuncia alla festa e convola a nozze preferendo solo la cerimonia religiosa. Palermitana lei, monrealese lui, hanno deciso di convolare a nozze all’interno della splendida cornice del Duomo di Monreale nonostante le restrizioni imposte dal Governo. (Diretta Sicilia )

L’organizzazione dei tamponi avverrebbe attraverso un’app come quella prevista per l’ingresso negli stadi, con tampone a un prezzo calmierato Per gli sposi è richiesto il tampone 15 giorni prima del matrimonio, da ripetere 48 ore prima della celebrazione. (StatoQuotidiano.it)

Il 28 aprile le regioni hanno trasmesso infatti al governo le linee guida – approvate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome – per la ripresa delle attività economiche e, in particolare, proprio per i matrimoni e le cerimonie. (NapoliToday)