Sarah, l’ultra conservatore candidato degli anti-Bergoglio

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Il suo mandato quinquennale è scaduto a novembre, ma il Papa non l’ha pensionato.

E, invece, la richiesta del Papa emerito di togliere la sua firma al libro, complica i piani.

Roma, 15 gennaio 2020 - Da ministro vaticano della Liturgia, nominato dal Papa, a candidato ideale degli ultra conservatori in un prossimo conclave che spinga la Chiesa lontano dal vento riformista dell’era Francesco.

Eppure Francesco preferì avere vicino Sarah, forse per controllarlo meglio. (QUOTIDIANO.NET)

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Una possibilità, quella prevista da Benedetto XVI per gli anglicani, che non stride per nulla con quella proposta dal Sinodo dei vescovi sull’Amazzonia. Sicuramente a sbagliare sono entrambe le tifoserie, quella del Papa emerito e quella del Pontefice regnante, che alimentano la contrapposizione, ancora tutta da dimostrare, tra Ratzinger e Bergoglio. (Il Fatto Quotidiano)

Il testo che Benedetto ha mandato al cardinale è un testo suo che rimane e lui l'autore e non degli altri testi”. Quindi, in poche parole, Ratzinger non aveva autorizzato l’uscita di un libro con la doppia firma, sua e di Sarah. (Polisblog.it)

(Aggiunge una richiesta in più nei post correlati. Insomma: “non ha scritto un libro a quattro mani con Sarah e non ne ha mai visto né autorizzato la copertina“. (Radio Spada)

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“È stato un malinteso”, ha dichiarato a Kathpress Gänswein, “senza mettere in discussione le buone intenzioni del cardinale Sarah”. “Sapeva che il testo doveva apparire in un libro”, ma Benedetto XVI non sarebbe stato informato riguardo al piano editoriale del testo. (Servizio Informazione Religiosa)