Auto elettriche, ok ad aumento del 50% degli incentivi all'acquisto

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Key4biz.it ECONOMIA

Una misura che potrebbe essere d’aiuto al mercato automobilistico nazionale, che nell’ultimo trimestre sembra aver perso anche lo slancio del motore elettrico.

L’Italia rilancia la mobilità elettrica aumentando gli incentivi. L’Italia, pur tra mille difficoltà, tenta di percorrere la strada virtuosa della mobilità elettrica e lo fa aumentando gli incentivi per l’acquisto di auto non inquinanti.

Qui ci sono 2,5 miliardi di euro di risorse fino al 2030 (50 milioni di euro per il 2022 e 350 milioni per ogni anno dal 2023 al 2030). (Key4biz.it)

Su altri giornali

La cifra ora, solo per i redditi bassi, è più o meno simili a quella dell’anno scorso (8mila euro per i veicoli al 100% a batteria) quando gli aiuti funzionarono e spinsero il mercato ecologico. E il governo tenta di porre rimedio, rinforzando ed allargando quanto previsto dal decreto del 6 aprile scorso. (Il Messaggero - Motori)

Ecobonus: ecco cosa cambierà. Finora hanno aumentato di un terzo la quota per i veicoli elettrici, ovvero altri 2.500-3.000 euro. Finora era possibile un totale di 6.750 euro. (TecnoAndroid.it)

Giancarlo Giorgetti infatti, Ministro dello Sviluppo Economico, aveva recentemente proposto interventi anche a fine di agevolare lo sviluppo della filiera del settore, ai quali è stato ora dato il via libera attraverso due Decreti del Presidente del Consiglio . (Auto.it)

Lo comunica l’Unrae, con grande soddisfazione, in particolare per il bonus per le infrastrutture di ricarica private. Ma l’Unrae sottolinea anche come ora divenga urgente completare l’iter del provvedimento in tempi brevi. (Economy Magazine)

Con successivi provvedimenti ministeriali verranno disciplinate le procedure per l’erogazione delle agevolazioni previste nei due Dpcm (Gazzetta del Sud)

Lo spiega Gilberto Pichetto, viceministro allo Sviluppo economico, che aggiunge: «È anche previsto l'innalzamento del 50% dei contributi finora previsti per l'acquisto di vetture non inquinanti a chi ha un reddito inferiore a 30mila euro». (ilGiornale.it)