Coronavirus, il Fisco allenta la morsa: stop tasse e pignoramenti

ilGiornale.it ECONOMIA

Si parte da imprese e partite Iva, che più di tutti stanno risentendo del blocco delle attività.

Sospensione dei versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi per aprile e maggio e stop ai pignoramenti dei conti correnti e del quinto dello stipendio.

Il problema è quello di reperire le risorse necessarie cosi da non fare incidere la misura sull'indebitamento netto.

Sono queste alcune delle misure sul fisco pensate dal governo, anche su pressione dell'opposizione, per sostenere famiglie, lavoratori autonomi e imprese in questo periodo di blocco economico causato dall'avanzata della pandemia di Coronavirus. (ilGiornale.it)

Ne parlano anche altre testate

Dalla notifica degli accertamenti alla prosecuzione delle istruttorie dei rimborsi, passando per la sospensione di ricorsi e mediazioni. La sospensione per gli Uffici prevista dal dl cura Italia includeva anche le attività del contenzioso, con sospensione fino al 31 maggio. (ilGiornale.it)

Coronavirus, il Fisco va in pausa: tutte le sospensioni di aprile e maggio. Lo stop del Fisco nasce oggi da un’esigenza fondamentale: assicurare maggiore liquidità alle imprese già fortemente provate dalla crisi economica scatenata dalla pandemia. (QuiFinanza)

Le misure fiscali dedicate ai contribuenti. Stop ai pignoramenti dei conti correnti e del quinto dello stipendio, di accertamenti, dei versamenti Iva, delle ritenute e dei contributi per i mesi di aprile e maggio. (Wall Street Italia)

Un’apparente incongruenza, visto che i termini per contribuente e Agenzia non combaciavano. Il Fisco se la prende «comoda» ed allunga fino al 31 dicembre 2022 il termine per far pervenire le notifiche su qualsiasi atto impositivo. (La Legge per Tutti)

In questo periodo di sospensione degli adempimenti tributari, diversi sono i dubbi dei contribuenti e degli operatori del settore fiscale. La registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore. (InvestireOggi.it)

Le email in questione presentano come oggetto la dicitura “Notifica per il rimborso fiscale del 2019” e provengono da indirizzi email non riconducibili all’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia ha segnalato la comunicazione alla Polizia postale e raccomanda ai contribuenti di non aprire la mail e di cancellarla immediatamente, anche per evitare danni ai propri pc, tablet e smartphone. (OnTuscia.it)