Le indagini sulle torture nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono chiuse

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Le immagini che mostrano le manganellate e i calci, le umiliazioni e le violenze, hanno fatto il giro del mondo.

Ora sono state chiuse le indagini sulle violenze commesse il 6 aprile del 2020 nel carcere "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, dagli agenti di polizia penitenziaria della struttura e da altri contingenti dei reparti speciali della penitenziaria inviati da Napoli contro persone detenute che non avevano modo e possibilità di difendersi. (Today.it)

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Il carcere della vergogna Santa Maria Capua Vetere, violenze in carcere: chiusura indagini per 120 persone Contestati reati di tortura, maltrattamenti e abuso di autorità. Condividi. (Rai News)

“Nel porgere i nostri auguri per il nuovo delicato incarico – dichiara Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – questa organizzazione sindacale auspica al più presto un confronto con tutti i sindacati rappresentativi della polizia penitenziaria, per un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale della struttura sammaritana che, nonostante le gravi criticità di questi mesi, ha garantito con grande spirito di sacrificio l’ordine e la sicurezza interna, assolvendo con professionalità e determinazione i propri compiti istituzionali” (CasertaNews)

Le accuse vanno dal reato di tortura, lesioni, abuso d'autorità, falso in atto pubblico, calunnia, frode processuale, depistaggio, favoreggiamento e per alcuni anche cooperazione in omicidio colposo Lo rende noto la stessa Procura. (Adnkronos)

Ieri, intorno alle 13, in tanti saranno sobbalzati sulla sedia quando hanno letto su siti e agenzie di informazione la notizia della conclusione delle indagini sui pestaggi in carcere. (Il Riformista)

Il predecessore della Rotundo, Elisabetta Palmieri (non coinvolta nell’inchiesta sulle violenze dell’aprile 2020) venne rimossa dal Dap, alla fine dello scorso mese di luglio, perché avrebbe consentito l’ingresso del proprio compagno nella struttura penitenziaria, senza autorizzazione, e facendolo presenziare alla visita della senatrice Cinzia Leone, il 23 luglio scorso. (anteprima24.it)

Ma una famiglia di Santa Maria Capua Vetere, residente in via Alessio Mazzocchi, positiva al virus a partire dal capofamiglia, G.F., contagiato insieme alla moglie e ai figli, non la pensa così. Il nucleo familiare incurante del rispetto del vigente protocollo Covid, in caso di positività, che ricordiamo prevede l’obbligo di quarantena e un periodo di isolamento domiciliare, se ne va tranquillamente a spasso per le vie della città sostando anche nei bar locali per la colazione o addirittura facendosi consegnare il cibo a domicilio (CasertaCE)