La Danimarca riapre tutto, è il giorno della libertà: “Pandemia ormai sotto controllo” - L'Unione Sarda.it

L'Unione Sarda.it ESTERI

L'allerta tuttavia, ammonisce Hans Jorn Jepsen Kolmos, professore di microbiologia all'Università di Copenhagen, non può dirsi del tutto superata neanche qui.

Ad aprile la Danimarca è stata la prima nazione europea ad introdurre l’obbligo del Covid pass per avere accesso a locali, musei, teatri.

Non serve neanche per entrare nelle discoteche o negli stadi, riaperti dopo le tante limitazioni già revocate dal governo guidato dalla socialdemocratica Mette Frederiksen. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altre fonti

Per festeggiare questo evento, si son già organizzati concerti rock e classici in pubblico, senza distanziamento né mascherina, e altri eventi mondani (bar, locali, discoteche) ritornano a libero accesso, come prima della pandemia in EUROPA c'è il PRIMO PAESE che ha detto STOP a tutte le RESTRIZIONI. (iLMeteo.it)

Per le autorità il virus non è più una minaccia sociale: il senso di responsabilità degli abitanti sta facendo la differenza. La Danimarca è il primo Paese dell'Unione Europea che ha deciso di mettere da parte le restrizioni anti-Covid. (Today.it)

Ultime misure restrittive anti-Covid rimosse da ieri in Danimarca, compreso l’obbligo del Green Pass in versione locale per entrare nelle discoteche e negli stadi, dopo che le autorità sanitarie hanno giudicato la pandemia “sotto controllo” e il coronavirus “non più una minaccia critica”. (95047)

Nell'annunciare che il Covid non rappresenta più "una minaccia grave" nel Paese, e che la pandemia è "sotto controllo", le autorità hanno giustificato la decisione con il successo del piano vaccinale, che finora ha completamente immunizzato il 75% della popolazione sopra i 12 anni. (laRegione)

È il primo paese dell’Unione europea a farlo. Solo la grande adesione popolare alla vaccinazione ha permesso alla Danimarca di essere il primo paese europeo a non considerare più il Covid una “malattia socialmente critica”. (Tuscia Web)

Abbiamo aperto la porta, ma possiamo chiuderla, se necessario” ha dichiarato il professore di virologia dell’Università di Aarhus Soeren Riis Paludan. I contagi registrati in questi giorni rimangono alla quota di poche centinaia e in prevalenza riguardano persone molto giovani che sopportano bene la malattia, non incidendo così sui ricoveri giornalieri e di conseguenza sulla pressione sul sistema sanitario (ticinolive)