Salvini: «Zona arancione in tutta Italia? Basta allarmismi, chiudiamo aree ristrette»

Corriere della Sera INTERNO

Dopo un anno di lockdown penso che cittadini e imprese si aspettino esattamente l’opposto.

Lo stress economico e sociale in Italia è altissimo e nuove misure ulteriormente restrittive sarebbero incomprensibili»

I presidenti di Regione aprono alla possibilità di istituire in tutta Italia la zona arancione dal lunedì al venerdì?

Toti: «I cittadini si aspettano l’opposto» Sulla stessa lunghezza d’onda di Salvini, anche il presidente della Liguria Giovanni Toti: In queste ore si parla molto di una zona `arancione´ uguale per tutta Italia. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(ITALPRESS) – “L’indicazione di un ritorno alla vita in serenità mi pare che arrivi da tutti. Se ci sono realtà più colpite si intervenga ma non si possono penalizzare 60 milioni di italiani”. (Tempo Stretto)

(LaPresse) – “Abbiamo parlato di riaperture con Draghi. “Se si può pranzare in tranquillità e distanza, si può anche cenare – spiega -. (LaPresse)

I forzisti poi, da quando non si tira a destra ma si spinge al centro, si sono ritrovati d'emblée alla guida del gruppo. Quelli col posto fisso intoccabile o comunque con un reddito abbastanza garantito, che possono agitarsi per le grandi questioni ideali. (ilGiornale.it)

Proposte che nei prossimi giorni saranno discusse tra governo e regioni in vista del nuovo Dpcm ai primi di marzo" Adnkronos. E' terminata la riunione tra i ministri Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini con Regioni, Anci e Upi sulle misure anti Covid. (Yahoo Notizie)

Gli italiani chiedono serietà e univocità di informazione, non spettacolarizzazione o addirittura terrorismo mediatico" (Giornale di Sicilia)

E’ quanto ha dichiarato Matteo Salvini, leader della Lega, durante la trasmissione ‘Aria Pulita’ su Italia7Gold. “Con estrema cautela e prudenza, ma serve un graduale ritorno alla vita, riaprendo in sicurezza, palestre, piscine, teatri e oratori, altrimenti i danni anche mentali oltre che economici rischiano di essere devastanti”. (AGIMEG)