Fisco, così il “modello danese” favorisce i redditi medi

la Repubblica INTERNO

La riforma decurtò anche l’aliquota marginale più bassa di un punto e mezzo: ora ammonta al 36%.

febbraio del 2009, il premier danese Anders Fogh Rasmussen presentò la sua ambiziosa riforma fiscale così: «Renderà attraente il lavoro, incoraggerà i risparmi e ridurrà il debito».

Peraltro, il primo ministro danese aveva già promosso nel 2001 un’altra riforma incisiva, la “tax freeze”, il “congelamento delle imposte”. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Tassinari: il fisco e la lezione danese. Intervista a RaiNews24. Condividi. "Le riforme dovrebbero essere affidate a esperti" ha detto Mario Draghi nel suo primo discorso al Senato citando il modello della Danimarca in materia fiscale. (Rai News)

Ed anche noi attendiamo da anni riforme che snelliscano e semplifichino il sistema fiscale e rendano più agevole anche il nostro compito che diventa ogni giorno più complesso, al limite della insostenibilità. (TraniLive.it)

Ed anche noi attendiamo da anni riforme che snelliscano e semplifichino il sistema fiscale e rendano più agevole anche il nostro compito che diventa ogni giorno più complesso, al limite della insostenibilità. (BarlettaViva)

Avviare il cantiere della riforma fiscale a due anni dalla fine della legislatura significa individuare un obiettivo ben definito e cercare di realizzarlo. Analogamente sarà pressoché impossibile porsi un traguardo complesso come la riaffermazione del principio di uguaglianza tra cittadino-contribuente e Agenzia delle Entrate. (ilGiornale.it)

Sono queste le prime indicazioni che emergono sulla rivoluzione fiscale targata Draghi che dovrebbe segnare una delle priorità del nuovo governo. Anche le imposte sul capitale sono le più alte d’Europa: 23 per cento contro una media del 21 per cento dell’area euro (la Repubblica)

Va ribadito, quindi, come, concordando con l’impostazione del nuovo governo, non sarà possibile riformare un’imposizione così importante, come quella generata dall’Irpef, senza valutare una riforma complessiva dell’intero sistema fiscale italiano. (Startmag Web magazine)