Dettagli rivelati sulla tortura di Giulio Regeni

Giulio Regeni, un ricercatore italiano, ha subito una serie di torture in Egitto. Queste informazioni sono state rivelate dal medico legale Vittorio Fineschi, consulente della Procura di Roma, durante la sua audizione nel processo a carico di quattro agenti segreti egiziani.

Dettagli delle torture

Regeni ha subito diverse forme di tortura, tra cui pugni, calci, bruciature e bastonate sui piedi. Inoltre, è stato ammanettato sia ai polsi che alle caviglie. Queste rivelazioni forniscono una descrizione dettagliata delle sofferenze indicibili che Regeni ha dovuto sopportare per giorni prima della sua morte.

L'autopsia di Regeni

Fineschi ha effettuato l'autopsia sul corpo di Regeni il 6 febbraio del 2016. Il corpo del ricercatore era stato trovato morto tre giorni prima, l'8 febbraio, sulla strada che collega il Cairo con Alessandria. Durante l'udienza, sono state mostrate le foto dell'autopsia di Regeni, fornendo una testimonianza visiva delle torture subite.

Reazioni all'udienza

L'udienza è stata descritta come estremamente dura. La legale ha affermato: "Abbiamo visto tutto il male del mondo su Giulio. Ne abbiamo avuto la minuziosa descrizione. Giulio è stato, come sapevamo ma ne abbiamo avuto la prova, torturato per giorni. Ha sofferto in maniera indicibile per giorni e poi gli è stata procurata la morte. Era un’udienza necessaria perché il corpo di Giulio parla e parla anche nel bene perché non aveva tracce di alcol o di stupefacenti."

La morte di Giulio Regeni rimane un caso aperto che ha attirato l'attenzione internazionale. Le rivelazioni dell'autopsia hanno fornito ulteriori dettagli sulla sua morte, sottolineando la gravità delle torture subite. Continuano le indagini per far luce sulla verità di questa tragica vicenda.

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