Il distacco si sarebbe verificato alla sommità del Torrione del Sucai, indicativamente alla quota di 3.200 metri, sviluppandosi fino circa a quota 2.800 m. Ad un primo sguardo gli esperti avevano ipotizzato un possibile danneggiamento del tracciato aperto negli anni Settanta dalla guida del Monviso e gestore del rifugio Quintino Sella al Monviso Hervè Tranchero, insieme a Leonardo Caroni. Nei giorni successivi al sopralluogo è stato appurato che nella zona persistano crolli sebbene di dimensioni ridotte.
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I massi di maggiori dimensione rotolati a valle sono almeno 4, con una volumetria di 150-250 metri cubi.La frana viene monitorata con grande attenzione: "Considerata la marcata fratturazione dell'ammasso roccioso nel settore già interessato dal crollo, è probabile - scrivono nella relazione i geologi di Arpa - che la parete non abbia ancora raggiunto un equilibrio". Nei prossimi giorni la parete est del Monviso, la montagna da cui nasce il fiume Po, verrà…
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Lo annunciano i geologi dell'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte. Già, perché secondo una storia che circola da tempo chi ha ritratto la montagna della casa cinematografica americana si sarebbe ispirato al versante italiano del Monviso. I massi di maggiori dimensione rotolati a valle sono almeno 4, con una volumetria di 150-250 metri cubi. Maxi frana sul Monviso, crollano i torrioni in riproduzione.
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I geologi dell’Arpa infatti hanno effettuato un sopralluogo sul Monviso e a seguito dei controlli svolti ritengono che esista un reale rischio di importati frane causate, forse, dal cambiamento climatico. I massi sarebbero scesi fino a quota 2800 metri interessando una superficie di 45/55 metri di parete. Intanto per i prossimi giorni è prevista una perlustrazione con un drone sulla parete est del Monviso per tenere sotto controllo il versante.
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Gli esperti ipotizzano che causa del collasso, oltre alla fratturazione della roccia, sia la degradazione del permafrost, lo strato perennemente gelato. Nei prossimi giorni la parete est del Monviso, la montagna da cui nasce il fiume Po, verrà ispezionata con un drone. La diagnosi arriva dai geologi di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) dopo il sopralluogo effettuato a seguito dell'imponente crollo avvenuto il 26 dicembre sulla parete est, da dove si sono staccati 200 mila metri cubi di roccia.
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