Nel post gara, Verstappen ha invocato maggior chiarezza sui track limits, dicendo anche di aver perso la pole per questo motivo Però - e spiace dirlo, perché Max, oltre a essere un pilota talentuosissimo, è pure intelligente - Verstappen si è fatto allegramente fregare per la seconda volta. Nel Gran Premio del Portogallo di Formula 1, Max Verstappen si è visto strappare un punticino che avrebbe potuto fargli comodo per via del mancato rispetto dei limiti della pista in curva 14.
Leggi
All’1’19.865 del finlandese della Mercedes aveva risposto l’1’19.849 dell’alfiere olandese della Red Bull, che però si è visto sfilare il punto extra dai Commissari, per aver superato i limiti del tracciato in Curva 14. La decisione ha scatenato le reazioni del team Red Bull, con Verstappen che ha dichiarato: “È un po’ strano, perché in Curva 14 non stavano controllando i limiti della pista“. Con la gomma di mescola soft si sono dunque sfidati Valtteri Bottas e Max Verstappen.
Leggi
Poi vedremo come sarà la situazione nelle classifiche per decidere come muoverci nella parte finale della stagione” L’asfalto di Portimao, infatti, è molto particolare e ha permesso alla Mercedes di non surriscaldare eccessivamente le gomme posteriori. Sergio Perez non è mai stato coinvolto nella lotta per il podio e per tutto l’arco della corsa le Mercedes sono state in due contro la sola Red Bull di Max Verstappen
Leggi
Il consigliere della Red Bull, intervistato da Sky Sport Germania, ci è andato giù duro dimostrando, ancora una volta, una visione “particolare” delle corse. Al consigliere della Red Bull, probabilmente, sfugge un particolare. “Adesso abbiamo perso la vittoria, abbiamo perso la pole e ci è stato anche tolto il giro più veloce. Non c’è coerenza e quando ti devi destreggiare tra le regole in questo modo non si può più parlare di corse”.
Leggi
E ha rincarato la dose a fine gara ai media tedeschi, dopo il successo di Lewis Hamilton: “È andata bene. Poi abbiamo infastidito il dottor Marko, quindi è stato davvero bello“ Toto Wolff ha commentato con sarcasmo: “Helmut Marko è un’arma potente, ma per noi. Non scorre buon sangue tra i vertici del team Mercedes e quelli della Red Bull, specie dopo il trasferimento del motorista Ben Hodgkinson a Milton Keynes, dopo vent’anni di militanza nelle Frecce d’Argento.
Leggi