''NEL 1989 I CITTADINI DELL'EUROPA CENTRALE FURONO COSI' FORTI DA CAMBIARE IL FUTURO DEL CONTINENTE''. lunedì 18 novembre 2019. PRAGA - Nel 1989, i cittadini dell'Europa centrale "furono cosi' forti da cambiare il futuro del continente". Il messaggio del 1968 nell'Europa centrale e' sempre vivo, ha aggiunto Orban: "vogliamo decidere il nostro destino, vogliamo vivere come una nazione libera, non come una…
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Il via libera di oggi arriva dopo un primo stop degli eurodeputati che, dopo averlo ascoltato in audizione aveva deciso di rimandarlo ad un nuovo esame. Fedelissimo di Viktor Orban ma non iscritto al suo partito, il 14 novembre era stato 'bocciato' per i suoi legami col premier di Budapest. Ora, sulla via del voto il 27 novembre alla plenaria di Strasburgo, resta da sciogliere il nodo del commissario britannico, che il primo ministro britannico Boris Johnson…
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(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - Il commissario ungherese designato all'Allargamento, Oliver Varhelyi, è stato promosso nel suo nuovo 'esame' al Parlamento europeo. "Non sarò vincolato né influenzato da alcuna dichiarazione o posizione di alcun Primo Ministro di qualsivoglia paese o rappresentante di alcun governo". E' quanto si apprende a Bruxelles. E' stato sostenuto dal gruppo dei Socialisti e democratici (S&D) e dai Liberali di Renew Europe, oltre che dal Ppe.
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Secondo Varhelyi "i commissari devono promuovere l'interesse generale dell'Ue nel suo insieme, assicurare l'applicazione della legge dell'Ue" e "sono completamente indipendenti da qualsiasi governo o altra istituzione". L'ungherese precisa inoltre che "i commissari non sono rappresentanti di alcun governo o Stato membro" e "non sono responsabili nei confronti del governo del proprio Stato membro", ma "sono responsabili nei confronti del…
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E' stato sostenuto dal gruppo dei Socialisti e democratici (S&D) e dai Liberali di Renew Europe, oltre che dal Ppe. E' quanto ha scritto il candidato commissario proposto dall'Ungheria all'Allargamento, Oliver Varhelyi, nelle risposte ai quesiti dei membri della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo, che in questo modo gli chiedevano una presa di distanza dalle politiche sovraniste del premier magiaro Viktor Orban
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