Corruzione in Liguria, il caso Toti e la questione dei finanziamenti ai partiti

La corruzione in Liguria è tornata alla ribalta con il verbale di Toti, presidente della Regione. Toti ha ammesso di aver cercato di aiutare un consigliere regionale a trasformare una spiaggia pubblica in privata, ma ha negato qualsiasi correlazione tra questo e i soldi che gli venivano richiesti.

Il verbale di Toti

Nel verbale, Toti ha dichiarato di essersi rivolto a Esselunga, ma non sa come sia finita la questione. Ha anche rivelato che il consigliere regionale gli chiedeva aiuti e lui soldi, ma ha sottolineato che non c'era correlazione tra le due cose.

Le telefonate incriminate

Le telefonate mostrate dai pm rivelano un presidente di Regione che chiama un suo consigliere regionale per perorare la causa di una spiaggia che da pubblica deve diventare privata e invitarlo a incontrare il potenziale beneficiario.

Le accuse nella memoria difensiva

Toti ha citato diverse imprese e politici nella sua memoria difensiva. Questo è stato visto come un tentativo di creare un polverone. Rino Canavese, rappresentante del porto di Savona nell’ambito del Comitato portuale, ha dichiarato di non aver avuto il tempo di leggere la memoria di Toti e non ha voluto commentarla.

Il finanziamento ai partiti

Il caso Toti ha riportato alla luce la questione del finanziamento ai partiti. Severino Citaristi, segretario amministrativo della Dc, è stato condannato a 23 anni di carcere per finanziamenti illeciti al suo partito, nonostante non abbia tenuto per sé un centesimo. Questo caso ha sollevato nuovamente il dibattito sulla necessità di ripensare il finanziamento ai partiti.

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