L'inchiesta sulla corruzione in Liguria coinvolge il governatore Giovanni Toti

Il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è stato arrestato martedì scorso per corruzione nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla procura di Genova. Toti, che si trova ai domiciliari, comparirà nel primo pomeriggio di oggi davanti al gip Paola Faggioni per l'interrogatorio di garanzia.

Dettagli dell'accusa

Secondo i magistrati, Toti avrebbe accettato da Aldo e Roberto Spinelli "le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro". In cambio, si sarebbe impegnato ad "agevolare" gli imprenditori per "trovare una soluzione" nella privatizzazione della spiaggia di Punta Dell'Olmo, per sbloccare l'iter di una pratica edilizia ferma negli uffici regionali e per "velocizzare e approvare" alcune delibere portuali a loro favore.

L'inchiesta si allarga

L'inchiesta per corruzione e voto di scambio ha portato a venticinque indagati e oltre dieci misure cautelari. Si prevede che Toti si avvarrà della facoltà di non rispondere durante l'interrogatorio. L'inchiesta si sta allargando e coinvolge ora anche i contributi superiori ai 40 mila euro.

Fondazione Change sotto la lente

Al centro dell'inchiesta c'è anche la Fondazione Change. Sono sotto esame due milioni di euro che gli imprenditori hanno versato a Giovanni Toti a partire dal 2016. Pietro Colucci, imprenditore delle discariche, ha versato 195 mila euro tra il 2016 e il 2020. Il reato contestato è il finanziamento illecito.

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