Aumento dell'inflazione in Italia: impatto sulle famiglie e sul mercato dei beni energetici

L'inflazione in Italia è tornata a salire, con un impatto stimato di 378,00 euro annui per famiglia. Questa accelerazione, come spiegato dall'Istituto di Statistica, è dovuta all'aumento dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti e all'attenuazione della discesa dei prezzi dei beni energetici.

Impatto sulle famiglie

Le famiglie italiane si trovano ad affrontare una situazione difficile. Non solo non hanno visto scendere i prezzi dopo i forti aumenti registrati negli ultimi anni (nonostante il calo registrato sulle materie prime, specialmente in campo alimentare), ma ora devono fare i conti con ulteriori aumenti.

Inflazione in Basilicata

A marzo, l'inflazione è risalita leggermente, portandosi all'1,2%. La Basilicata, con un dato dell'1%, si trova al di sotto della media nazionale, risultando tra le regioni "meno care". In Molise e Valle d'Aosta, il rialzo dei prezzi è stato meno marcato.

Dinamica dei prezzi energetici

La lieve accelerazione dell'inflazione riflette l'attenuarsi della flessione su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici, sia per la componente regolamentata che non regolamentata. Questo fenomeno è passato da -17,3% di febbraio a -10,8%.

Rilevazione dei prezzi al consumo a Messina

Gli indici dei prezzi al consumo di marzo 2024 del comune di Messina sono stati elaborati tenendo conto di una progressiva riduzione della gravità dell'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e di riapertura di buona parte delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo. Nonostante il numero di mancate rilevazioni sia diminuito, rimane sopra la norma. L'indagine sui prezzi al consumo, basata sull'utilizzo di una pluralità di canali per l'acquisizione dei dati, ha consentito di ridurre gli effetti negativi dell'elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo.

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