Venezia introduce un contributo di accesso per gestire il turismo

Venezia ha inaugurato oggi, 25 aprile, il suo nuovo sistema di gestione del turismo. Questo sistema, noto come "contributo di accesso", è stato introdotto per la prima volta nel 2019 e successivamente aggiornato nel 2021. L'obiettivo principale di questa iniziativa è quello di regolare il flusso di turisti giornalieri e di promuovere un turismo più sostenibile, rispettoso della delicatezza e dell'unicità della città.

Proteste contro il nuovo sistema

Nonostante l'introduzione di questo nuovo sistema, non tutti sono d'accordo. Circa 300 membri dei centri sociali hanno organizzato una manifestazione di protesta a Piazzale Roma contro l'introduzione del contributo di accesso. La tensione è salita quando i manifestanti hanno cercato di superare il cordone delle forze dell'ordine per raggiungere l'area della stazione ferroviaria, dove si trovava il posto di controllo per i voucher o i codici QR che certificano l'esenzione per determinate categorie.

Primo giorno: numeri e reazioni

Il primo giorno di applicazione del contributo di accesso ha visto un boom di richieste. Circa 113.000 persone hanno registrato la loro presenza in città, ma solo 15.700, circa uno su dieci, hanno effettivamente pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Gli altri visitatori erano esenti dal pagamento del contributo, tra cui i cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie, che erano tenuti a registrarsi sulla piattaforma online ma non a pagare.

Questo nuovo sistema di gestione del turismo è stato oggetto di grande attenzione da parte dei media di tutto il mondo, curiosi di vedere come funziona. Nonostante le proteste, la città di Venezia sembra determinata a proseguire con questa iniziativa, nella speranza di trovare un equilibrio tra la necessità di preservare la sua unicità e la necessità di accogliere i turisti.

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