Megalopolis di Francis Ford Coppola: un'utopia cinematografica che divide Cannes

Il ritorno di un maestro

Francis Ford Coppola, il celebre regista, ha presentato il suo ultimo lavoro, "Megalopolis", al Festival di Cannes. Nonostante le aspettative fossero alte, la reazione del pubblico è stata contrastante. Il film, che Coppola ha definito "megalomane", è stato finanziato con 120 milioni di dollari di tasca propria e riscritto fino a 300 volte in 40 anni.

Un'utopia in pellicola

"Megalopolis" racconta la storia di Cesar, un architetto di New York, che ha un piano utopistico per ricostruire la città, totalmente distrutta da una catastrofe, in un modo del tutto nuovo e innovativo. Il film è stato scritto, diretto e co-prodotto da Coppola stesso e vede la partecipazione di Adam Driver.

Reazioni contrastanti a Cannes

La proiezione stampa del film è stata accolta da un'esitante combinazione di fischi e applausi. Il festival sembra aver preso misure extra per proteggere il nuovo lavoro di Coppola da un possibile backlash. Infatti, l'ultimo "reminder" dell'embargo sulla pubblicazione di recensioni del film è arrivato alle 19.05, ora in cui è finita la proiezione.

Il dibattito sulla stampa

La stampa, da parte sua, sembra aver coltivato un certo grado di scetticismo nei confronti del film. Un titolo di Variety si chiedeva: "Riuscirà Cannes a salvare Megalopolis?". Nonostante le critiche, il ritorno di Coppola sul grande schermo rimane un evento di rilievo nel panorama cinematografico internazionale. La sua visione utopistica di una New York ricostruita potrebbe non aver convinto tutti, ma ha sicuramente acceso il dibattito.

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