L'ondata di solidarietà. Nelle scorse ore, dopo l'ondata di solidarietà ricevuta, Paola Tricomi ha ricevuto una mail da Ryanair che faceva marcia indietro IL TURISMO Napoli-New York, torna il volo diretto e ad aprile Capodichino fa. Guida ai diritti del passeggero SPAGNA Il volo Ryanair dimentica un intero gruppo di passeggeri. Paola Tricomi per vivere deve essere costantemente collegata ad un ventilatore polmonare.
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«Finalmente Ryanair si è degnata di telefonare con un operatore italiano il quale ha detto che potrò volare senza problemi e che c’è stato un equivoco perché il ventilatore polmonare può volare senza alcuna difficoltà «Non mi è stato autorizzato il trasporto del ventilatore polmonare a bordo, nonostante io abbia detto che senza non potrò respirare» aveva scritto la ragazza su Facebook, sollevando un coro di indignazione.
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L'ondata di solidarietà. Nelle scorse ore, dopo l'ondata di solidarietà ricevuta, Paola Tricomi ha ricevuto una mail da Ryanair che faceva marcia indietro Vorrei che questa notizia di grave discriminazione venisse annunciata alla stampa nazionale perché oltre ad essere insensata e totalmente illogica, è profondamente lesiva della dignità umana». APPROFONDIMENTI SPAGNA Il volo Ryanair dimentica un gruppo di passeggeri SISTEMI IN TILT…
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«Ho contattato Ryanair attraverso una chat sul loro sito, una chat soltanto in lingua inglese dove non sempre è facile capire tutte le istruzioni tecniche». Come ha sempre fatto la dottoranda ha acquistato un biglietto aereo, in questo caso un volo Ryanair da Catania verso la città toscana, salvo poi sentirsi dire che su quel volo lei non poteva salire. La giovane, in seguito a una crisi respiratoria nel 2017 è costretta a muoversi con due ventilatori polmonari e una macchina per la tosse.
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Ma riavvolgiamo il nastro di questa brutta vicenda, conclusasi per fortuna con il lieto fine. La giovane ha anche condiviso alcuni passaggi della chat dove l’operatore si scusa "per il disagio, capisco che questo può essere abbastanza frustrante" di Gabriele Masiero. PISA. Altro che frustrante, come le aveva detto in inglese l’operatore di una chat commerciale di Ryanair. Lo ha annunciato la stessa dottoranda via Facebook: "Finalmente Ryanair si è degnata di telefonare con un operatore italiano…
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Interviene sull’accaduto anche il direttore dell’Istituto Normale di Pisa, dove Paola era diretta per discutere la tesi. La studentessa Paola Tricomi doveva prendere il volo per discutere la tesi di dottorato ma la compagnia Ryanair le ha negato l’accesso in aereo a causa della necessità del ventilatore polmonare. Purtroppo l’unico modo per far salire Paola Tricomi a bordo era con gli ausili della respirazione spenti.
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E qui arrivano i problemi come Paola ha reso noto su Facebook: "Ho subito una gravissima discriminazione di cui vorrei che si parlasse - scrive la studentessa - ho acquistato dei biglietti Ryanair per andare a Pisa e discutere la mia tesi di dottorato, ma non mi è stato autorizzato il trasporto del ventilatore polmonare attivo a bordo, nonostante io abbia detto che senza non potrò respirare, nonostante io abbia dimostrato di aver volato già…
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Lo riferisce lei stessa – dopo il caso sollevato su LiveSicilia – su Facebook, spiegando di essere stata contattata dalla compagnia aerea. “Sento di dover ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto in questa battaglia – aveva scritto Tricomi in un altro post pubblicato questa mattina -. “Finalmente Ryanair si è degnata di telefonare con un operatore italiano il quale ha detto che potrò volare senza problemi – sottolinea Tricomi -, e che c’è stato un equivoco perché il ventilatore polmonare può…
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Ha la Sma e deve imbarcarsi col ventilatore polmonare ma la Ryanair le dice: "A bordo deve spegnerlo" di Sara Ficocelli. Paola Tricomi. La dottoranda doveva andare a Pisa per discutere la tesi alla Scuola Normale Superiore: "Triste dover combattere per un semplice diritto come quello di respirare". La compagnia irlandese poi aggiusta il tiro: "La sua richiesta è stata risolta"
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Tricomi dice di non lottare solo per sé stessa: “Il problema non è solo mio ma di tutti i siciliani, penalizzati dall’insularità.”. CATANIA – Vietato respirare sull’aereo: Ryanair non prende a bordo Paola e il suo respiratore. Tutta la conversazione con Ryanair, inoltre, si sarebbe svolta via chat, senza possibilità di parlare al telefono con qualcuno, men che meno con i responsabili. Tricomi dice di non lottare solo per sé stessa: “Il problema non è solo mio ma di tutti i siciliani, penalizzati dall’insularità…
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Mi hanno detto che non posso attivare i miei ausili durante il volo, non ho capito bene perché». Paola Tricomi è una dottoranda siciliana della Normale di Pisa e nei prossimi giorni dovrebbe discutere la tesi su Dante in facoltà. Un sogno che sta per realizzarsi, ma nel mezzo c’è un volo aereo Catania-Pisa che forse non può prendere. Poi una sorta di scuse: «Mi scuso sinceramente per il disagio, capisco che questo può essere abbastanza frustrante».
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«Ho contattato Ryanair attraverso una chat sul loro sito, una chat soltanto in lingua inglese dove non sempre è facile capire tutte le istruzioni tecniche. E’ la storia di una dottoranda siciliana, Paola Tricomi riferita da lei stessa su Fb e pubblicata oggi dal Corriere Fiorentino. Mi hanno detto che non posso attivare i miei ausili durante il volo, non ho capito bene perché» Nei prossimi giorni dovrebbe discutere la…
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