Le vendite di armi nel mondo sono continuate a crescere anche nel 2021, anno, è doveroso ricordarlo, antecedente allo scoppio del conflitto in Ucraina del 24 febbraio scorso. L’ultimo report pubblicato dall’Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma (Sipri) rileva infatti come la crescita della vendita di armi e servizi a carattere militare forniti dalle 100 maggiori industrie del settore nel 2021 abbia toccato un fatturato record di 592 miliardi di dollari e…
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Gli eserciti chiedono più armi di quante le fabbriche riescano a produrre. Nel 2021 è stato per colpa del Covid, che ha ingolfato il flusso dei rifornimenti di materiali. Quest’anno per effetto dell’invasione dell’Ucraina, che ha spinto tante nazioni a potenziare gli arsenali. Il risultato è una domanda bellica superiore all’offerta, con una pressione dei governi soprattutto europei a invocare “un’economia di guerra” per velocizzare le catene di montaggio.
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Leonardo è prima nella classifica di Sipri (istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma) per ricavi da vendita di armi in Europa. Dodicesima nel mondo. Per Leonardo la vendita di armi rappresenta l'83% dei suoi ricavi totali e solo nel 2021 i ricavi del gruppo italiano sono aumentati del 18% rispetto all'anno precedente. Piazza Affari ha però accolto con indifferenza la notizia, con il titolo fermo da alcune sedute a ridosso della media mobile a 50 sedute, una linea orizzontale a 7,70 circa.
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Leonardo protagonista di un netto balzo di vendita di armi. L’azienda italiana attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza si posiziona al primo posto in Europa e al dodicesimo posto nel mondo. Leonardo, balzo di vendita armi a livello mondiale L’azienda italiana Leonardo è il primo produtture di armi in Europa e il dodicesimo nel mondo. Nel vecchio continente precede la francese Thales
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Una nuova corsa agli armamenti. Per il settimo anno consecutivo, aumenta la vendita di armi nel mondo, anche sull'onda lunga della guerra in Ucraina. Lo confermano i dati del rapporto annuale dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI). Le vendite di armi e servizi militari nel 2021 da parte delle 100 maggiori società di difesa del mondo sono aumentate dell'1,9% a 592 miliardi di dollari.
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Una nuova corsa agli armamenti. Per il settimo anno consecutivo, aumenta la vendita di armi nel mondo, anche sull'onda lunga della guerra in Ucraina. Lo confermano i dati del rapporto annuale dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI). Le vendite di armi e servizi militari nel 2021 da parte delle 100 maggiori società di difesa del mondo sono aumentate dell'1,9% a 592 miliardi di dollari.
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Una nuova corsa agli armamenti. Per il settimo anno consecutivo, aumenta la vendita di armi nel mondo, anche sull'onda lunga della guerra in Ucraina. Lo confermano i dati del rapporto annuale dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI). Le vendite di armi e servizi militari nel 2021 da parte delle 100 maggiori società di difesa del mondo sono aumentate dell'1,9% a 592 miliardi di dollari.
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Una nuova corsa agli armamenti. Per il settimo anno consecutivo, aumenta la vendita di armi nel mondo, anche sull'onda lunga della guerra in Ucraina. Lo confermano i dati del rapporto annuale dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI). Le vendite di armi e servizi militari nel 2021 da parte delle 100 maggiori società di difesa del mondo sono aumentate dell'1,9% a 592 miliardi di dollari.
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Le vendite di armi e servizi a carattere militare delle 100 maggiori industrie del settore hanno raggiunto 592 miliardi di dollari nel corso del 2021, un aumento dell ́1.9 percento in termini reali rispetto al 2020. Nel 2021, le vendite di armi delle 40 società statunitensi nella lista sono ammontate a 299 miliardi di dollari. Il Nord America è stata l’unica regione a registrare una diminuzione delle vendite di armi rispetto al 2020.
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