Vittoria in tribunale per le Ong dopo sette anni di indagini

Venerdì, intorno alle 12, il rumore della pioggia battente è stato a lungo sovrastato dalle urla di gioia, dai canti, dagli applausi. Anche le lacrime di commozione facevano rumore per la sentenza di non luogo a procedere per gli equipaggi delle navi delle Ong Jugend Rettet, Save The Children e Medici Senza Frontiere, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione irregolare. Il fatto non sussiste. Punto.

Origine dell'accusa

Pochi se ne ricorderanno, ma l’espressione “taxi del mare” non è stata concepita da esponenti del Centrodestra: l’ha coniata Luigi Di Maio, attualmente inviato con ignote mansioni nel Medio Oriente per conto dell’Unione Europea. Ed ex candidato silurato alle ultime politiche con una lista apparentata al Partito Democratico. Partito Democratico che ieri ha celebrato la vittoria in tribunale delle Ong che da ben sette anni erano sotto indagine per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina tra la Libia e l’Italia.

La sentenza

Venerdì scorso, dopo ben otto anni, il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Trapani ha chiuso definitivamente il caso decretando l’infondatezza delle accuse e spazzando via i sospetti di collaborazione appunto con i trafficanti libici. Il reato contestato era favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La sentenza è stata chiara: non luogo a procedere, con il proscioglimento dei dieci indagati nel caso «Iuventa», dal nome della nave incriminata.

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