Matteo Messina Denaro: un boss di Cosa nostra sotto copertura

Matteo Messina Denaro, noto boss di Cosa nostra, aveva un tatuaggio sul braccio sinistro con una data in numeri romani: 8 ottobre 1981. Durante un colloquio in carcere avvenuto dopo il suo arresto, ha rivelato alle sue sorelle che quella data era per lui molto importante. Potrebbe riferirsi al giorno del suo ingresso in Cosa nostra o forse al suo battesimo come killer.

"Un profilo falso su Facebook"

Sorprendentemente, Matteo Messina Denaro era attivo sui social network, utilizzando un falso nome. Il boss di Castelvetrano, arrestato il 16 gennaio 2023 dopo trent'anni di latitanza, utilizzava Facebook sotto il nome di Francesco Averna, presentandosi come un medico chirurgo, laureato all’Università Bocconi di Milano e single. Tuttavia, aveva commesso un errore piuttosto evidente: alla Bocconi non esiste una facoltà di Medicina.

"L'identità virtuale del boss"

Come foto del profilo, Messina Denaro aveva scelto l'immagine di un cagnolino bianco con un fazzoletto blu al collo. Nonostante fosse latitante da 30 anni, il boss non solo gestiva dei profili social, ma cercava anche di entrare in contatto con persone normali, in particolare donne, per fare amicizia o intraprendere attività sentimentali. Questo comportamento ha suscitato molte domande: era così sicuro della sua impunità da osare stare su Facebook e Instagram?

"La scoperta dell'identità virtuale"

La scoperta dell'identità virtuale di Messina Denaro ha suscitato molte reazioni. Normalmente, una persona latitante da 30 anni cerca di mantenere un basso profilo e di evitare contatti non protetti, per paura di essere riconosciuta e di suscitare sospetti. Invece, Messina Denaro, oltre a utilizzare carte di identità fasulle, gestiva dei profili social, non per diffondere l'ideologia mafiosa, ma per contattare persone normali. Questa scoperta ha gettato una nuova luce sulla figura del boss e sulle sue strategie per rimanere nascosto.

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