La “didattica a distanza” è la didattica dell’emergenza, non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 20/21. Diamo priorità alla scuola, al nostro futuro. Taranto ha deciso di partecipare in forma virtuale con un flash mob che coinvolge soprattutto gli insegnanti precari, la maggior parte ancora impegnati con la DAD. Né negli ultimi decreti del Governo né nelle recenti dichiarazioni rilasciate dalla ministra emergono linee chiare sulle modalità di apertura della scuola a settembre.
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Il quale ha dato pieno sostegno al movimento, rendendosi ulteriormente disponibile a proseguire il dialogo, peraltro avviato già da tempo. Agli interventi della coordinatrice locale di "Priorità alla scuola", Barbara Mamone, e di altri interventi, ha fatto da chiusura quello dell'assessore all'istruzione del Comune di Pontedera, Francesco Mori. Né negli ultimi decreti del Governo né nelle recenti dichiarazioni rilasciate dalla ministra emergono linee chiare sulle modalità di apertura della scuola a…
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L’idea – si legge su Rai news – è quella di riaprire con 4 ore al giorno in presenza per le scuole primarie e 6 ore per scuole medie, compreso il sabato. “L’obiettivo è dare continuità, giorno per giorno, alla presenza dei bambini a scuola tutti i giorni. Viviana Sbardella, sovrintendente provinciale, spiega come potrebbe essere la riapertura a scuola a Trento con alunni in classe tutti…
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Le manifestazioni, organizzate dal comitato "Priorità alla scuola", si svolgeranno da Roma a Firenze, da Milano a Bologna, da Napoli a Genova, da Torino ad Arezzo. nsegnanti, studenti, genitori, e altre figure professionali scenderanno in piazza domani pomeriggio in 16 città italiane per chiedere che da settembre «si torni tutti in classe». Finora il comitato "Priorità alla Scuola" non ha ricevuto alcuna risposta alla lettera, sottoscritta da circa 85mila firme, che è stata…
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Da questa settimana tutte le attività riaprono: industrie, negozi, ristoranti, piscine, centri estetici, luoghi di culto... ci si attrezza per riaprire stabilimenti balneari, cinema, teatri. Eppure non era cominciato così: nella prima emergenza la scuola ha dato un’ottima prova. Non è un bel segnale: lascia intendere che nelle priorità del nostro Paese occupi l’ultimo posto. I dati Miur indicano che nell’anno scorso 11.830 ragazzi hanno abbandonato la scuola secondaria di primo grado prima…
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