La Biennale di Venezia 2024 celebra la diversità e l'arte del Sud globale

La prossima Biennale di Venezia, la sessantesima edizione, promette di essere un evento rivoluzionario. Questa edizione è stata decolonizzata, segnando un cambiamento significativo rispetto al passato. Il mondo che conoscevamo prima, con l'Occidente al centro, sembra più occupato a fare la guerra che l'arte. Ora, le pareti dell'Arsenale e dei Giardini sono tutte per il mondo che abbia...

Adriano Pedrosa e la sua visione

Adriano Pedrosa, il curatore della Biennale, ha offerto una nuova prospettiva sulla diversità. Nella nostra intervista a Pedrosa, qualche mese prima dell'inizio della sua Biennale, gli avevamo chiesto se la retorica dello straniero sia ancora necessaria per parlare di diversità. La sua risposta, o meglio, il suo parlare di "punti di vista", ci era sembrata eloquente.

Una Biennale per gli outsider

La Biennale di quest'anno celebra lo straniero, in tutte le sue possibili conformazioni. Da chi proviene dal Sud globale (quindi non dai Paesi occidentali) a chi fa parte della comunità queer, il pregio di questa Biennale è l'essere riuscita a dare una voce consistente, senza precedenti nella storia di questa istituzione e in linea con la traiettoria tracciata dal presidente uscente Roberto Cicutto, a oltre trecento artisti appartenenti a contesti sottorappresentati dal sistema dell'arte; in una parola, agli outsider.

Prime immagini dalla Biennale

Il press day della Biennale di Venezia 2024 ha rivelato le prime foto della mostra internazionale, che apre al pubblico il 20 aprile. Le prime immagini dalla Biennale di Venezia dopo il press day, la giornata riservata alla stampa che anticipa la tre giorni di preview prima che la grande mostra internazionale apra finalmente le porte al pubblico (quest'anno lo farà dal 20 aprile al 24 novembre 2024). Poi arriveranno le valutazioni ponderate.

Ordina per: Data | Fonte | Titolo