Ma c’è di più, perché in Municipio è stato attivato un servizio informativo e di supporto psicologico, gestito dall’assistente sociale Veronica Bonavota. Le mascherine, è bene sottolinearlo, sono state donate da tre aziende locali che hanno temporaneamente convertito le linee produttive alla luce dell’emergenza sanitaria. La Protezione civile consegna kit anti-contagio a domicilio mentre in Municipio è attivo un servizio di supporto psicologico.
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Inoltre i cittadini devono dichiarare di essere a conoscenza anche di eventuali ordinanze delle Regioni in cui si spostano. Per l’autocertificazione arriva il modulo versione numero quattro. Previsti diversi nuovi casi di necessità per cui è consentito lo spostamento (in modo da evitare interpretazioni diverse). Il nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti è stato modificato sulla base delle ultime misure adottate per il contenimento della diffusione del virus Covid-19 e cita il decreto del 25 gennaio da oggi…
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Manca il potere contrattuale per dire no, per rifiutare di rischiare il contagio lavorando senza garanzie per la propria incolumità. Il dolore per Paolo, l’angoscia per altri tre colleghi, attualmente ricoverati per covid-19, uno dei quali lavorava spalla a spalla con Micai. Le mascherine se l’era trovate lui da solo, come anche altri suoi colleghi. Il cameramen e giornalista genovese, morto per essere stato contagiato dal coronavirus, era per molti un collega e per tanti anche un amico.
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Perché non tiene conto dei «sommersi» che hanno sintomi e sono stati curati a domicilio ma mai sottoposti a tampone. L’ex capo della Protezione civile ha compiuto 70 anni il 20 marzo ed è stato ricoverato nella serata di martedì. Appena sarà possibile, comunque, l’ex capo della Protezione civile ritornerà pienamente operativo per seguire il progetto dell’ospedale in Fiera. Il super consulente L’epidemia, quindi, rallenta un po’ ma la rapidità con la quale i contagi si diffondono resta…
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Questo è quanto ha comunicato, con un post sui propri profili social, il primo cittadino Domenico Nisi. Covid-19 - Il sindaco Nisi: dimesso il contagiato nocese. NOCI (Bari) - È stato dimesso oggi, dall'ospedale in cui era ricoverato, il primo e unico contagiato nocese dal nuovo coronavirus. Dovrà, quindi, attenersi alle disposizioni dei sanitari e rimanere nella propria abitazione nei prossimi giorni.
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Il coronavirus passa velocemente da marito a moglie o viceversa e quando in famiglia ci sono anziani spesso a rimetterci sono soprattutto loro che vengono infettati inconsapevolmente dai loro cari. I due da qualche giorno avevano sintomi influenzali accompagnati da una tosse secca ed il sospetto è ora diventato certezza. Coronavirus, impossibile evitare il contagio in famiglia, positiva una 12enne.
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– Il sindaco Domenico Nisi ha appena comunicato, tramite i canali social, che l’unico contagiato dal Coronavirus a Noci è stato dimesso. Sta bene e siamo molto contenti per lui.” Dovrà restare a casa ed osservare le disposizioni dei sanitari. Nella nota si legge quanto segue:. “Vi comunico che l’unico nocese ad oggi contagiato dal COVID-19 oggi è stato dimesso dall’ospedale ed è a casa.
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Nel frattempo la caserma sul lungomare Spalato, ieri mattina, è stata sanificata e le attività della Guardia di finanza e proseguita. Dopo il primo capo positivo al Covid 19 a Giulianova, ieri anche un finanziere della caserma giuliese è risultato positivo con sei colleghi messi in quarantena e la caserma sanificata ma l’attività prosegue. Coronavirus, un ristoratore: mia madre è guarita, ma sono stati giorni difficili.
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