La società ha dichiarato di aver disabilitato 45 account Facebook e 1.037 su Instagram gestiti da una piattaforma di troll russa che prendeva di mira "politici, giornalisti, attori, celebrità e marchi commerciali di tutto il mondo" che supportano l'Ucraina. Lo riporta il Kyiv Independent. Pubblicità Meta ha rimosso oltre mille falsi account russi a sostegno della guerra in Ucraina. Secondo quanto è stato riferito, diverse centinaia di persone sono state assunte e compensate in rubli per lasciare…
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A darne notizia è stato lo stesso Sbu con un post sul proprio sito, datato 2 agosto. Questa settimana il servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu) ha chiuso una bot farm – un sistema coordinato di bot orientati a uno scopo specifico – localizzata a Kyiv, che diffondeva propaganda filo-russa attraverso i social media. L’insieme di questi elementi permetteva agli hacktivisti pro-Cremlino di creare falsi indirizzi ip e di conseguenza falsi profili social.
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La SSU, la divisione cybercrimine della polizia ucraina, ha annunciato di aver smantellato una enorme bot farm che comprendeva oltre un milione di account intenti a diffondere disinformazione, soprattutto in relazione al conflitto in corso con la Russia. Nel corso dell'operazione investigativa, le autorità hanno confiscato 5.000 schede SIM, 200 server Proxy per mascherare il proprio indirizzo IP ed evitare di essere bloccati dalle contromisure delle piattaforme, e tutto l'hardware e software necessario per operare la bot…
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Continua a leggere su Open. Leggi anche: La società Meta ha annunciato di aver rimosso oltre mille falsi account russi a sostegno della guerra in Ucraina. Secondo quanto è stato riferito, diverse centinaia di persone sono state assunte e compensate in rubli per lasciare commenti filo-russi al fine di fabbricare l’illusione di un ampio sostegno alla guerra russa. Facebook cancella la propaganda russa.
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