Nel 2014, Altroconsumo condivise diverse segnalazioni di alcuni consumatori, in seguito a un aggiornamento diffuso da Apple. Pochi anni dopo – nel 2018 – si chiuse ufficialmente l’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: il colosso di Cupertino avrebbe dovuto pagare una sanzione di 10 milioni di euro. Proprio durante le scorse ore è arrivata la decisione del TAR Lazio: negata ad Apple la richiesta di annullamento della sanzione dell’Antitrust a causa della presunta…
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Si tratta di una multa da 10 milioni di euro per Apple, che rimane dunque valida e confermata dal TAR del Lazio, a cui la compagnia si era rivolta per ottenere una possibile revisione o annullamento della sanzione, una mossa che evidentemente le si è rivolta contro, visto che il TAR ha rigettato la richiesta. "Non prestando un'adeguata assistenza ai consumatori per ripristinare la funzionalità preesistente dei telefoni danneggiati dagli aggiornamenti, di…
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Il TAR del Lazio ha ufficialmente confermato la sanzione ai danni di Apple comminata dall’Antitrust nel 2018 per pratiche commerciali scorrette, respingendo così il ricorso dell’azienda di Cupertino. Fatecelo sapere nei commenti. Quella di oggi è certamente una sentenza destinata a creare un precedente nel nostro paese. Cosa ne pensate di questa sentenza? Resta ora da capire quali saranno i risvolti di questa sentenza, una sentenza che otrebbe spianare la strada a richieste risarcitorie da parte degli utenti.
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Il TAR ha tuttavia bocciato la tesi difensiva, confermando la mancanza di trasparenza di Apple nella gestione di una questione che per certi aspetti può essere considerata delicata. Pertanto “la conclusione dell’AGCM per cui le omissioni e le carenti informazioni sulle batterie degli iPhone da parte di Apple fino a dicembre 2017, risultano integrare una pratica commerciale scorretta ai sensi dell’art.
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Il TAR ha rigettato il ricorso di Apple. Apple ha contestato tale decisione, presentando un ricorso al TAR per far sospendere la sanzione del Garante e con questo provvedimento di rigetto è stata riconosciuta l’obsolescenza prematura come pratica aggressiva ai danni dei consumatori. Nel dicembre 2017, infine, Apple ha deciso di sostituire le batterie a un prezzo scontato. Apple ha così rilasciato iOS 10.2.1 nel febbraio 2017 per risolvere il problema ma senza informare gli utenti che…
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Noi di Altroconsumo siamo lieti di aver contribuito in parte a combattere questa pratica scorretta che non solo danneggia i consumatori ma ha un impatto fortemente nocivo anche sull’ambiente. TAR Lazio: Apple dovrà pagare la sanzione. Nel 2018, l’Antitrust ha condannato apple a una sanzione di 10 milioni di euro per “pratiche commerciali scorrette e aggressive consistenti nell’aggiornamento dei device senza una opportuna comunicazione ai clienti delle conseguenze causate dall’installazione, come lo spegnimento…
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Che l'installazione di una nuova versione di iOS può in alcuni casi creare riduzioni delle prestazioni dell'iPhone, come poi chiarito dalla stessa Apple. Bene, dunque, che il Tar abbia confermato la sanzione comminata dall'Antitrust al colosso di Cupertino. Il Tar ha di fatto respinto i ricorsi di Apple contro le due sanzioni. Bisognerà vedere se si aprirà lo spazio per una richiesta risarcitoria da parte dei consumatori danneggiati.
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Molti di voi la conoscono meglio come "obsolescenza programmata". La vicenda riguarda gli iPhone 6/6s, le rispettive varianti Plus e il passaggio ad iOS 10, sistema operativo sviluppato per gli iPhone 7. Al centro della querelle il Galaxy Note 4 e il passaggio ad Android Marshmallow, che comportò seri problemi ai possessori del dispositivo. Apple aveva già versato il dovuto nel novembre 2018, ma aveva comunque proceduto al ricorso.
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Per Ivo Tarantino, a capo di Affari istituzionali e relazioni media dell’associazione dei consumatori, Altroconsumo, in prima linea su questa battaglia: “Questa sentenza costituisce un precedente di grande importanza nella storia della lotta contro l’obsolescenza prematura dei prodotti tecnologici. Apple ha fatto ricorso contro la sanzione, ma il Tar del Lazio ha rigettato la richiesta riconoscendo per la prima volta in Italia l’obsolescenza programmata come pratica scorretta e aggressiva nei confronti dei…
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