Operazione contro la Ndrangheta a Milano: arresti e scoperte

Un'ampia operazione contro la Ndrangheta è stata condotta a Milano, con arresti effettuati anche a Modena. L'operazione, che ha avuto luogo dalle prime ore del mattino, ha visto l'impiego di oltre 80 unità tra finanzieri, agenti della Polizia Locale e Carabinieri Forestali. Sono state eseguite 14 misure cautelari personali nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese, Pavia, Modena e Mantova, oltre a numerose perquisizioni presso abitazioni private e esercizi commerciali.

Arresti e scoperte

La Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Milano, con la collaborazione dei Carabinieri Forestali, hanno arrestato e portato in carcere quattordici persone. Queste persone sono ritenute far parte della cosca di 'ndrangheta radicata da tempo nel capoluogo meneghino. Le accuse rivolte a loro includono l'intestazione fittizia di attività commerciali, l'estorsione, la truffa ai danni di agenzie di lavoro interinale ed il traffico di rifiuti.

L'inchiesta

L'inchiesta ha rivelato che il capo del gruppo, legato ai Piromalli, parlava dei business della cosca. I pm antimafia hanno sottolineato la costante e asfissiante presenza dei clan. Avevano un piano espansionistico nella ristorazione. In un'intercettazione del maggio del 2019, Giovanni Caridi, finito in carcere oggi assieme, tra gli altri, a Salvatore Giacobbe, che sarebbe stato a capo a Milano di un clan della 'Ndrangheta legato ai Piromalli, parlava dell'interesse della cosca al business dei rifiuti. "Tu stai tranquilla, il tempo che veniamo noi qua, faremo diventare qua la terra dei fuochi", ha detto Caridi.

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