Leonardo Del Vecchio, fondatore e presidente di Luxottica, ha chiesto l’autorizzazione alla Bce per raddoppiare la sua quota in Mediobanca. Del Vecchio, con questa mossa, punta a creare un polo finanziario italiano. Del Vecchio ha già rilevato il 9,9% della più grande banca d’affari tricolore e storico garante delle Assicurazioni Generali (di cui Mediobanca ha il 13%). La Bce ha 90 giorni per autorizzare l'operazione ma l’iter potrebbe essere più celere visto che è stato avviato attraverso via Nazionale.
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La notizia ha provocato un’impennata a Piazza Affari del titolo di piazzetta Cuccia (+8%): la banca d’affari milanese è il primo socio di Generali. Tutti, ovviamente, vogliono difendere l’Italia e l’italianità del colosso Assicurazioni Generali, anche quando le munizioni partono dal Lussemburgo. Ma il vero nodo del contendere non è Mediobanca bensì Assicurazioni Generali (primo azionista del gruppo assicurativo è Mediobanca con il 12,86%).
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L’ARTICOLO DI MANOLA PIRAS. MEDIOBANCA E GENERALI IN PERICOLO CON LA MOSSA DI DELFIN. Il senatore di Fratelli d’Italia conclude: “Tutto questo dovrà essere soggetto alla autorizzazione della Banca centrale europea, cioè di miss Lagarde. IL PUNTO DEL DIRETTORE DI START, MICHELE ARNESE. COME E PERCHE’ IL CENTRODESTRA PICCHIA SU DEL VECCHIO. “Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, nell’ambito del ciclo delle audizioni sul sistema bancario assicurativo ha…
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Leonardo Del Vecchio avrebbe chiesto alla Bce, attraverso la Banca d’Italia, di salire al 20% del capitale di Mediobanca, dall’attuale 10% circa, detenuto attraverso Delfin. In Mediobanca, alle spalle di Del Vecchio con poco meno del 10%, il secondo socio è Mediolanum, con il 3,3%, seguito dai Benetton, col 2,1% e da Fininvest, col 2%. I motivi dell’operazione. Per alcuni osservatori l’obiettivo ultimo del patron di Luxottica, sarebbe il futuro di Generali, della…
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Il senatore di Fratelli d’Italia conclude: “Tutto questo dovrà essere soggetto alla autorizzazione della Banca centrale europea, cioè di miss Lagarde. L’esponente di spicco del Carroccio – in qualità di tutto il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica – esprime rilievi, interrogativi e preoccupazioni sull’ascesa di Leonardo Del Vecchio tramite Delfin nell’azionariato di Mediobanca, che è azionista di primo piano di Assicurazioni Generali
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L’ultima mossa è di Leonardo Del Vecchio, 85 patron di EssilorLuxottica, che ha rotto gli indugi e ha chiesto alla Bce, attraverso Bankitalia, di salire dal 10% al 20% del capitale di Mediobaca (come anticipato da Repubblica). Ed eliminando i conflitti di interesse che l'imprenditore rileva nei buoni rapporti di Mediobanca con UnipolSai. Il patron di Luxottica punta a pesare di più nel futuro di Generali, controllata da Mediobanca.
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Mediobanca ha a sua volta il 13% di Generali, e Del Vecchio sta così costruendo il futuro dell’istituto triestino. Del Vecchio è l’uomo più ricco d’Italia, per un patrimonio personale che tocca i 25 miliardi di dollari. Del Vecchio è già il primo azionista di Mediobanca con il 9,889% di capitale dell’istituto, e con l’ultima operazione si garantirebbe un ruolo di assoluta centralità. Sembra ufficiale l’aumento di capitale che Leonardo Del Vecchio - tramite formale richiesta di autorizzazione alla Banca centrale…
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La nuova mossa, che per ora rappresenta appunto soltanto una richiesta e che, anche se autorizzata, sarà un'opzione a disposizione di Del Vecchio e della holding Delfin, va letta, secondo quanto viene spiegato, su due fronti. Leonardo Del Vecchio procede nel suo disegno di diversificazione del suo portafoglio miliardario. E la mossa che in molti si attendevano da mesi alla fine è arrivata.Lo scrive oggi La Repubblica affermando che l'imprenditore attraverso Banca d'Italia ha inoltrato alla Banca…
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Oggi le attività finanziare di Del Vecchio - ovvero il 4,85% di Generali il 2% di Unicredit (2%) e il 9,9% di Mediobanca - valgono circa un quinto del suo patrimonio personale, che a fine 2019 rappresentava grosso modo 25 miliardi.Secondo la Classifica di Forbes, Del Vecchio, 85 anni, è il più ricco imprenditore d'Italia e il cuore della sua fortuna è nel 30,2% di Essilor Luxottica, il colosso mondiale dell'ottica nato nel 2018 dalla fusione tra la società delle lenti francese e…
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A esserne convinto è l'economista Giulio Sapelli, che commenta così la richiesta di Del Vecchio di salire al 20% di piazzetta Cuccia. "Dopo un'iniziale diffidenza che il suo ingresso aveva provocato nel management di Mediobanca - dice all'AGI - i vertici dell'istituto dovrebbero vederlo con favore. Solamente Mediobanca è idonea ad accoglierla", chiosa Sapelli. Da imprenditore, lui vuole manager dedicati allo sviluppo dell'impresa, e ora vuole trasferire…
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Il patron di Luxottica, già salito con decisione nel capitale della banca d’affari di piazzetta Cuccia fino al 9%, vuole adesso ottenere il via libera delle autorità per superare la soglia del 10%. Del Vecchio ha iniziato l’ascesa in Mediobanca lo scorso autunno sfruttando anche la graduale uscita da Mediobanca decisa da Bolloré e Unicredit. La partita Mediobanca si intreccia anche con quella di Generali, visto che piazzetta Cuccia controlla il 13% del Leone di Trieste
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Il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio punta a diventare l’azionista di riferimento di Mediobanca. Del Vecchio ha rafforzato la sua quota anche grazie alla graduale uscita di scena del francese Vincent Bolloré e di Unicredit. Un progetto avviato nei mesi scorsi con il graduale aumento della partecipazione nella banca di Piazzetta Cuccia. Nessuna banca in Europa, si fa notare in Piazzetta Cuccia, ha aggiunto imprenditore nell’azionariato sopra il 10% del capitale.
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