Il dibattito sul terzo mandato: una questione politica e giuridica

Il dibattito sul terzo mandato per sindaci e presidenti di Regione è tornato alla ribalta in Italia. Questa questione, che riguarda la possibilità per i governatori di ricandidarsi per un terzo mandato consecutivo, ha suscitato tensioni nel centrodestra.

Le frizioni sono emerse dopo la bocciatura in commissione affari costituzionali dell'emendamento al Ddl Elezioni sul terzo mandato ai governatori. Queste tensioni saranno affrontate dopo le elezioni in Sardegna. Per molti dei governatori al secondo mandato, potrebbe aprirsi un varco giuridico che darebbe la possibilità agli uscenti di ricandidarsi per la terza volta consecutiva senza passare dall'approvazione della norma in Parlamento.

Secondo Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale e già ministro della Giustizia nel primo governo Prodi, il tema del terzo mandato per sindaci e presidenti di Regione è essenzialmente politico. Attualmente, è vietato da una legge nazionale del 2004 e una eventuale modifica spetta al Parlamento.

Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, sostiene che in questa regione non occorre modificare la legge. D'altra parte, Matteo Salvini, leader della Lega, non ha giocato male la partita del terzo mandato, nonostante l'apparente autorete in commissione al Senato. Salvini ha risolto da sé il problema del terzo mandato, investendo più sulle debolezze altrui che sulla propria forza.

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