Verosimilmente dopo il colloquio, il serbo dovrebbe essere detenuto in un luogo concordato dalle parti come affermato dal giudice Kelly. “"Oggi ho esercitato il mio potere ai sensi dell’articolo 133C(3) della legge sulla migrazione di annullare il visto di Novak Djokovic per motivi di salute e buon ordine, sulla base del fatto che ciò fosse nell’interesse pubblico. Questa decisione arriva dopo le ordinanze del Circuito federale e del tribunale della famiglia del 10…
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E a quanto pare non sarà l’ultimo nella vicenda della partecipazione (a questo punto mancata) di Novak Djokovic agli Australian Open. È quanto deciso dal giudice dello Stato di Vittoria Anthony Kelly dopo la richiesta del governo, almeno stando a quanto riferito dal quotidiano australiano The Age. Nella fattispecie il giudice ha ordinato ai funzionari di frontiera di non espellere il tennista fino all’esito della battaglia legale in corso.
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Una situazione che il campione britannico, in conferenza stampa, ha definito «non buona per il tennis, stiamo parlando di politica». «Non prenderò a calci il mio avversario mentre è a terra». Ma l’espulsione dal Paese è stata sospesa in attesa dell’udienza definitiva, che dovrebbe tenersi nel weekend Nel frattempo il governo australiano ha annullato per la seconda volta il permesso di soggiorno del campione serbo
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Gli avvocati del governo avevano però immediatamente messo il n. 1 del mondo sull’avviso che il ministro Hawke avrebbe potuto esercitare il proprio potere personale per annullare il visto. Il tennista non potrà insomma disputare il primo turno degli Open di Australia, nonostante fosse già stato inserito in tabellone Il governo Morrison è fermamente impegnato a proteggere i confini dell’Australia, in particolare in relazione alla pandemia di COVID-19».
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