Scandalo di corruzione in Puglia: l'ex assessore regionale Alfonso Pisicchio arrestato

L'ex assessore regionale Alfonso Pisicchio e suo fratello Enzo sono stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta sulla corruzione legata a tre appalti truccati. Le accuse rivolte a Pisicchio e ad altre sei persone includono corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione per l'esercizio della funzione, truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità materiale, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Il tempismo di Emiliano

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha commissariato Alfonso Pisicchio, che guidava l'Arti, poche ore prima del suo arresto. Questo tempismo ha sollevato dubbi e domande. Mauro D'Attis, vicepresidente della Commissione Nazionale Antimafia e membro di Forza Italia, ha chiesto spiegazioni, sostenendo che Emiliano avrebbe potuto essere a conoscenza dell'imminente arresto di Pisicchio.

La bufera giudiziaria in Puglia

Questo scandalo di corruzione è l'ultimo di una serie di arresti che hanno colpito la Puglia, una regione già alle prese con una bufera giudiziaria senza precedenti. Questa terza ondata di arresti, che arriva a due mesi dalle elezioni, ha colpito duramente il centrosinistra.

Le accuse

Alfonso Pisicchio e suo fratello Enzo sono accusati di aver ricevuto soldi in contanti e voti in cambio di appalti. Oltre a loro, altre cinque persone sono state messe agli arresti domiciliari, mentre due sono state colpite da un divieto di esercitare le attività professionali per 12 mesi. Questi eventi rappresentano un duro colpo per la politica pugliese e sollevano nuove domande sulla corruzione nella regione.

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