Parallelamente, anche Moderna ha condiviso i dati che mostrano che la protezione offerta dal suo vaccino diminuisce nel tempo. Pfizer e Moderna hanno affermato che la protezione dei loro vaccini contro il Covid-19 può diminuire nel tempo. Pfizer e Moderna: come operare in Borsa secondo l’analisi tecnica. Le azioni Pfizer e Moderna sono da comprare o da vendere in Borsa? Per quanto riguarda le azioni Moderna, il quadro tecnico appare ancora impostato al rialzo nonostante i prezzi abbiano di recente…
Leggi
Diversi studi recenti hanno indicato che il vaccino Moderna potrebbe avere un vantaggio rispetto alla dose sviluppata da Pfizer e dalla società tedesca BioNTech SE, rispetto al mantenimento dell'efficacia nel corso del tempo. L'analisi pubblicata ieri, tuttavia, mostra un punto debole per il vaccino di Moderna nel corso del tempo, con tassi d'infezione più alti per i soggetti vaccinati circa 13 mesi fa, rispetto ai vaccinati di circa otto mesi fa.
Leggi
La differenza principale tra i due vaccini mRna è rappresentata dal calo della protezione della vaccinazione completa Pfizer dopo circa 4 mesi. Su questo aspetto potrebbero influire diversi fattori, compreso il periodo che separa le due somministrazioni: 3 settimane per il vaccino Pfizer, 4 per il vaccino Moderna Il vaccino Moderna più efficace di Pfizer e di Johnson & Johnson contro i ricoveri per covid.
Leggi
L'1 settembre Moderna ha inviato alla Fda statunitense la richiesta per l'autorizzazione all'uso delle dosi di richiamo (Reuters) - I nuovi dati tratti da un'ampia sperimentazione del vaccino anti-Covid di Moderna mostrano che l'efficacia cala con il passare del tempo, risultato questo a sostegno dell'uso di dosi di richiamo. Diversi studi recenti hanno indicato che il vaccino Moderna potrebbe avere un vantaggio rispetto alla dose sviluppata da Pfizer e dalla società tedesca…
Leggi
Servirà dunque una terza dose per mantenere alti i livelli di protezione. Necessaria terza dose”. L'azienda ha condiviso una nuova analisi del follow-up fino a 1 anno nello studio Cove di Fase 3 che suggerisce un "minor rischio di infezione nei partecipanti vaccinati più di recente (mediana 8 mesi dopo la prima dose) rispetto ai partecipanti vaccinati lo scorso anno (mediana 13 mesi dopo la prima dose)".
Leggi