AstraZeneca, nel Regno Unito il vaccino ora è “sconsigliato” agli under 30

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il suo rapporto arriva nello stesso giorno in cui l’Ema ha concluso che i “coaguli di sangue combinati con bassi livelli di piastrine” sono un “possibile effetto collaterale molto raro” del vaccino Astrazeneca.

Chiunque abbia manifestato coaguli cerebrali o altri coaguli sanguigni dopo la prima dose di vaccino AstraZeneca non deve ricevere la seconda dose“

Questa è la prescrizione contenuta nel rapporto aggiornato della Mhra, l’autorità britannica del farmaco, su AstraZeneca. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Nonostante siano molto rare, è importante conoscerne i sintomi per poterle trattare in tempo. Questi sono i sintomi da tenere d’occhio:. - Fiato corto. - Dolore pettorale. - Gonfiore alle gambe. - Dolore addominale persistente. (Ticinonews.ch)

Bisogna essere chiari e netti», avrebbe detto il ministro della Salute Roberto Speranza sulle nuove direttive per il vaccino AstraZeneca alla videoconferenza Governo-Enti locali, secondo quanto si apprende. (Il Giornale di Vicenza)

Ema, dunque, assicura che continuerà a monitorare la situazione e a studiare approfonditamente tutti i dati che arriveranno dai diversi paesi durante la campagna in corso. Ema, al momento, non ritiene di dover dare indicazioni sull’utilizzo: ogni decisione spetterà ai singoli stati. (varesenews.it)

Nel complesso, ha tuttavia precisato l'Authority continentale, i benefici continuano a superare i rischi. Alla fine l'Ema ha confermato le indicazioni già ipotizzate negli ultimi giorni: un collegamento tra il vaccino AstraZeneca e i casi di trombosi nei pazienti a cui è stato somministrato esiste, anche se è un effetto collaterale molto raro. (Milano Finanza)

La combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse appare essere una risposta immunitaria, che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina (trombocitopenia indotta da eparina, HIT). (InfermieristicaMente)

È questo, secondo fonti qualificate citate dall’Ansa, l’orientamento che sarebbe emerso nel corso della riunione straordinaria dei ministri della Salute Ue che si è svolta dopo il nuovo pronunciamento dell’Ema sul siero. (Il Fatto Quotidiano)