Scuola, 2 studenti su 3 tornano in classe. I presidi: «Nessun tracciamento, temiamo subito un nuovo stop» - Open

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Gli stessi Mario Draghi e Agostino Miozzo avevano dichiarato impossibile la prospettiva di testare ogni settimana oltre 8 milioni di studenti.

«Temiamo di ritrovarci a dovere richiudere tutto, un altro stop che andrebbe a bloccare tutto di nuovo»

Domani, 7 aprile, sarà un nuovo primo giorno di scuola in presenza per circa 5,6 milioni di alunni.

Ma «i numeri degli operatori non sono ancora sufficienti per condurre un tracciamento di grandi dimensioni contro il Coronavirus». (Open)

Su altre testate

C’è intanto un ricorso al Consiglio di Stato che pende sull’Umbria, il cui decreto dovrebbe uscire in mattinata. "Ieri alla Camera si è svolto il dibattito per quanto riguarda il perdurare della chiusura degli istituti secondari superiori (La Nazione)

In tutta la regione si tratta di quasi 790mila studenti che torneranno in aula, nella sola provincia di Milano sono 250mila. Quando torneranno in aula le seconde e terze medie e le superiori? (MilanoToday.it)

Gli insegnanti, se hanno rispettato le misure anti contagio, non verranno considerati contatti stretti ma dovranno comunque eseguire un test molecolare. Tra questi sono identificati coloro che hanno avuto un contatto almeno due giorni prima l'esecuzione del tampone o il presentarsi dei sintomi. (Fanpage.it)

Positivo anche uno studente della Primaria del distretto scolastico sanremese. Sono cinque, quest’oggi i casi di contagio nelle scuole della nostra provincia. (SanremoNews.it)

Niente didattica in presenza fino al 17 aprile nel comune di Postiglione dove “negli ultimi giorni si sono registrati focolai con consistente incremento dei casi di contagio da Covid 19”. Stampa. Sono molti i sindaci della provincia di Salerno che hanno deciso di rinviare il ripristino della didattica in presenza nei propri comuni. (Salernonotizie.it)

All’Alberghiero hanno aderito in molti: speriamo che ciò possa contribuire ad abbassare i rischi di contagio» - Applicheremo poco più del 50% in maniera equa per ogni classe, dal primo all’ultimo anno. (ilmessaggero.it)