Allarme grano. La Molisana: rischio speculazioni sui prezzi

Italia a Tavola ECONOMIA

In prospettiva, quindi, è possibile che gli aumenti arrivino a costare fra i 15 e i 20 centesimi in più a pacco di pasta

E da qui scattano le speculazioni che ricadono, a cascata, su tutta la filiera: dai mugnai ai consumatori.

Allarme grano.

La questione, però, non si esaurisce qui: «Il grano può essere stoccato per un anno o anche due, ma la semola dura solo un mese», ha spiegato Ferro.

Una taglio della produzione che ha scatenato anche la corsa all'accaparramento delle derrate alimentari facendo schizzare alle stelle il prezzo della materia prima. (Italia a Tavola)

Ne parlano anche altri giornali

AUMENTO DEI PREZZI DELLA PASTA. La carenza della materia prima si sta ripercuotendo lungo tutta la filiera della pasta, con difficoltà di approvvigionamento e aumenti del prezzo che interesseranno anche i consumatori finali. (Startmag Web magazine)

Prepariamoci a una delle più grandi crisi di grano mai viste, addirittura peggiore di quelle sperimentate durante la guerra. Sulla crisi del grano è intervenuta qualche giorno fa anche Italmopa (Associazione Industriali Mugnai d’Italia), che aveva già previsto questo scenario negativo diverse settimane (greenMe.it)

Il punto è che il grano “può essere stoccato per un anno o anche due, ma la semola dura solo un mese”. – “Tra marzo e maggio non avremo abbastanza grano per fare la pasta”. (Molise News 24)

Ferro afferma che si sta già assistendo ad una corsa all’accaparramento: “Nemmeno durante la guerra mancò così tanto grano”. Le ripercussioni sui prezzi si vedono già. (http://www.pressmoliselazio.it)

di conseguenza aumenterà il prezzo della pasta. È l'allarme lanciato da Giuseppe Ferro, Amministratore Delegato del gruppo Molisana, lo storico pastificio che dal 1912 produce pasta di grano e semole. (TIMgate)

A dare l'allarme è l'amministratore delegato de La Molisana (terzo pastificio italiano per valore) Giuseppe Ferro: "Crollo della produzione in Canada, prezzi già aumentati". “Tra marzo e maggio non avremo abbastanza grano per fare la pasta”. (Radio Colonna)