Ecuador, la più grande organizzazione indigena del paese si mobilita e fa tremare il governo

Valigia Blu ESTERI

Tra le richieste, al primo posto c’è il blocco del prezzo della benzina, che è quasi raddoppiato (nel caso del diesel) dal 2020 e che era una rivendicazione della CONAIE già nell’ottobre dell'anno scorso.

La chiamata allo sciopero, con una piattaforma di dieci punti rivendicativi, è arrivata lo scorso 13 giugno dalla Confederación de Nacionalidades Indígenas del Ecuador (CONAIE), la più grande organizzazione indigena del paese. (Valigia Blu)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Gli indigeni non sono delinquenti e non vogliono il caos. Intervista . (Il Manifesto)

Il presidente Guillermo Lasso ha definito le proteste solo "un tentativo di colpo di Stato" Da oltre 10 giorni proseguono le violente manifestazioni contro l'aumento del prezzo del carburante, ci sono stati anche tre morti durante una una fallita irruzione al Congresso. (Il Sole 24 ORE)

Si allarga e s'infittisce la protesta di massa in Ecuador. Si contano almeno un morto e decine di feriti. (la Repubblica)

Per ora si parla di 6 morti tra i manifestanti, 300 feriti (alcuni dei quali in terapia intensiva), almeno 106 detenzioni. Anche un furgone che distribuiva cibo è stato attaccato dalla polizia in borghese, ferendo una donna al braccio. (L'INDIPENDENTE)

(ANSA-AFP) - TO, 26 GIU - Il presidente dell'Ecuador Guillermo Lasso ha revocato lo stato di emergenza in relazione alle proteste degli indigeni, che negli ultimi giorni hanno provocato cinque morti e oltre 200 feriti. (Alto Adige)

Ancora scontri violenti in Ecuador tra polizia e manifestanti. Proteste da oltre 10 giorni contro l'aumento del carburante. Roma, 25 giu. Da oltre 10 giorni proseguono le violente manifestazioni contro l’aumento del prezzo del carburante, ci sono stati anche tre morti durante una una fallita irruzione al Congresso. (Agenzia askanews)