Metà seppia, metà polpo: avvistato un Tremoctopus in Puglia

Ritrovato da alcuni cittadini a Torre Canne, è diventato oggetto di un articolo scientifico sulla rivista internazionale Mdpi Condividi. Anche il nome è sconosciuto ai più, ma non certo ai biologi marini che raggiunti dalla notizia sono andati in visibilio visto che da quarant’anni davano la caccia al Tremoctopus, rarissima specie, metà seppia e metà polpo.

Oggi grazie al contributo dei cittadini abbiamo potuto analizzarlo. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Erano più di quarant’anni che si attendeva un incontro del genere per poter finalmente studiare questo animale misterioso e affascinante, che solitamente vive in acque oceaniche (motivo per cui è così raro vederlo nei nostri mari). (greenMe.it)

Ora è diventato oggetto di un articolo scientifico sulla rivista internazionale Mdpi, grazie a una collaborazione tra l'istituto Coispa tecnologia e ricerca - Stazione sperimentale per lo studio delle risorse del mare di Bari e l'università di Cagliari (Repubblica TV)

La NASA affascinata dal Vesuvio. Il Vesuvio ha da sempre affascinato gli americani, anche Disney volle che la strega Amelia abitasse proprio alle pendici del Vulcano“ (Calcio Napoli notizie su Napolipiu.com)

Sembra davvero il nome del protagonista di un cartone animato, ambientato ‘in fondo al mar’. C’è persino un video realizzato dagli abitanti della zona: il tremoctopus era spiaggiato ed è stato quindi possibile filmarlo. (Il Fatto Quotidiano)

Lo studio parte dalle segnalazioni dei pescatori e poi dalla collaborazione con i comuni cittadini che nei giorni scorsi lo hanno segnalato attraverso un. Si tratta del Tremoctopus violaceus; un cefalopode, dalle caratteristiche morfologiche a metà tra la seppia e il polpo che in genere misura tra i 5 e 10 centimetri. (quotidianodipuglia.it)

Lo Yellowstone Park si estende, oltre che in Wyoming, anche in Idaho e Montana: il governatore Gordon ha inoltrato la richiesta con il supporto degli ufficiali dei due Stati. Gli orsi sono passati da 136, quando è scattata la denominazione di specie protetta nel 1957, a più di mille. (LaPresse)