Meloni, prima uscita ufficiale a Milano da premier in pectore: “Con Berlusconi incontro concreto. Sono ottimista”

La Stampa INTERNO

Giorgia Meloni arriva a Milano per la prima uscita pubblica da premier in pectore quasi senza voce. Si scusa per i colpi di tosse ripetuti. Sembra provata dalle lunghe conversazioni di questi giorni: ad Arcore stamattina, dove ha visto Berlusconi, dalle trattative per la formazione del nuovo governo e dallo studio dei dossier.È scaramantica: Se ci verrà dato l'incarico per formare il governo, ci occuperemo del comparto agricolo. (La Stampa)

La notizia riportata su altri media

Ogni parola che pronuncia, davanti a questa platea al Castello Sforzesco, serve a descrivere ciò che la destra vuole offrire a un Paese che le si è affidato non per ragioni ideologiche ma per vedere risolti problemi sempre più gravi. (ilmessaggero.it)

Vi raccomando quell’anche che Il Fatto Quotidiano ha voluto aggiungere nel titolo di prima pagina ai Coldiretti che ieri a Milano hanno acclamato Giorgia Meloni al suo arrivo, da Arcore, dove era stata ricevuta da Silvio Berlusconi, alla manifestazione della potente organizzazione di categoria sopravvissuta intatta, nei suoi valori e capacità organizzative, a tutti i cambiamenti intervenuti nella politica nazionale con la numerazione delle Repubbliche. (Start Magazine)

La sostanza è che nella sua prima uscita pubblica dopo la vittoria elettorale e tra selfie e battimani di un pezzo d’Italia, quella rappresentata dalla Coldiretti, Giorgia Meloni traccia l’identikit politico del suo governo. (ilmattino.it)

Questa è una cosa che cambierà nei prossimi mesi. Lo ha dichiarato Giorgia Meloni nel suo intervento dal palco del Villaggio Coldiretti a Milano. (ilmattino.it)

Sono in costante contatto col governo uscente che è impegnato in una trattativa complessa a livello europeo, e confido che ci saranno i margini per una soluzione che, però, comunque vada impatterà sui costi energetici tra qualche mese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dare risposte immediate ed efficaci, restituire a questa nazione una strategia industriale e difendere gli interessi nazionali. (ilmessaggero.it)