Londra fa pressione sull'UE per "cambiamenti" nelle tariffe post-Brexit

Italnews ESTERI

“Ambizione e desiderio”, Secondo un rapporto diffuso da Downing Street nella serata di sabato 9 ottobre.

Secondo una fonte del governo britannico, “La vera domanda è se l’UE è pronta per i cambiamenti necessari”

Il ministro degli Esteri britannico Brexit David Frost, in un discorso a Lisbona martedì 12 ottobre, ha esortato ventisette persone a mettersi alla prova.

Il governo britannico chiederà la sua pressione su Bruxelles “Cambiamenti significativi” Nel protocollo che disciplina il regime doganale post-Brexit specifico per l’Irlanda del Nord. (Italnews)

Ne parlano anche altre fonti

Era il giugno del 2016: il giorno dopo la pubblicazione dei risultati del referendum su quella casa erano state lanciate decine di uova. In questi dieci anni Londra è stata più di quanto potessi immaginare. (Yahoo Notizie)

Sabato, il ministro britannico per la Brexit David Frost ha diffuso estratti di un discorso che dovrebbe tenere domani, in cui ribadisce la richiesta di lunga data di Londra di rimuovere il ruolo di supervisore della Corte di giustizia europea dall'accordo tra Ue e Regno Unito che regola le loro relazioni dopo la Brexit. (Yahoo Finanza)

Bruxelles ha accusato il Regno Unito di aver firmato il protocollo in malafede, dato che non lo ha attuato completamente. David Frost, ministro per la Brexit del Regno Unito: "Conoscevamo alcuni aspetti del protocollo quando li abbiamo concordati nell'ottobre 2019 e sapevamo che erano problematici (Euronews Italiano)

“Solo il 4% dei cittadini britannici pensa che la Brexit sia stata un successo”. Gli effetti negativi della Brexit sulla vita dei britannici sono destinati ad aumentare” (La Difesa del Popolo)

(LaPresse) – Al fine di proteggere l’integrità del mercato unico, questo sarebbe soggetto a una serie di condizioni e salvaguardie, come il rispetto del proprio impegno da parte del Regno Unito di completare la costruzione di posti di controllo frontalieri permanenti, imballaggi ed etichette specifici che indichino che le merci sono in vendita solo nel Regno Unito e monitoraggio rafforzato delle catene di approvvigionamento. (LaPresse)

Per questo motivo nel Regno Unito sono fallite ben dodici compagnie energetiche e, di conseguenza, nei prossimi mesi ci si aspetta un rincaro altissimo sulle tariffe in bolletta. Secondo le ultime statistiche ben 100 mila camionisti su 600 mila sono stati costretti ad andar via dal Regno Unito subito dopo l’uscita dell’UK dall’Unione Europea. (Londra da Vivere)