Carpi, la protesta dei negozi del Borgogioioso Attualità

Voce di Carpi INTERNO

Stamattina hanno abbassato le saracinesche per chiedere la revoca delle chiusure nei weekend. “Chiudiamo perché vogliamo aprire”.

Con questo slogan stamattina, alle 11, circa 30 mila negozi all’interno di 1.300 centri commerciali italiani hanno protestato pacificamente abbassando per alcuni minuti le saracinesche dei loro locali per chiedere l’immediata revoca delle misure restrittive che, da oltre sei mesi, impongono la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei negozi che si trovano nei centri commerciali (sono escluse solo farmacie, parafarmacie, alimentari, edicole e tabaccherie). (Voce di Carpi)

Ne parlano anche altri giornali

I supermercati lavorano sempre e di conseguenza il lavoro c’è. Le voci dei commercianti del centro commerciale Bennet. Gioielleria. “Chiediamo la riapertura dei centri commerciali nel weekend, soprattutto dei punti vendita, seguendo ovviamente tutte le precauzioni necessarie per prevenire la pandemia. (IMPERIAPOST)

Alle 11 nei diversi centri commerciali italiani è stato diffuso un messaggio audio in concomitanza con la serrata: "Chiudiamo perché vogliamo aprire. "Dal 22 febbraio del 2020 la norma di lavoro in questo centro commerciale non esiste più", spiega Davide Rossi facendo riferimento al numero di dipendenti impiegati dai diversi negozi (TorinoToday)

La protesta. Martedì 11 maggio una sirena ha suonato alle 11 del mattino e il 90 per cento dei negozi del centro Giotto ha abbassato la serranda, chi fino a metà, chi del tutto. Una protesta, promossa in collaborazione con Confcommercio, che esprime il dissenso per la chiusura nel fine settimana, ritenuta fortemente penalizzante. (PadovaOggi)

Una protesta simbolica, per chiedere un’immediata revoca delle misure restrittive che da sei mesi prevedono la chiusura dei punti vendita nei giorni festivi e pre-festivi. (QDM Notizie)

leggi anche: Una protesta simbolica dei punti vendita per chiedere l’immediata revoca delle misure restrittive nei giorni festivi e prefestivi. (TG24.info)

“L’intero comparto in Italia rappresenta 780mila persone - ha detto il direttore D’Agostino - Ai Gigli lavorano oltre 2mila persone la chiusura nel weekend rappresenta un calo del fatturato importante” Una chiusura, quella dei weekend, che va avanti da oltre 6 mesi” così ha commentato il direttore del centro commerciale I Gigli, Antonino D’Agostino. (FirenzeToday)