Papa a Budapest. Mons. Tóth (segretario generale vescovi): "Abbiamo mostrato al mondo il volto autentico dell'Ungheria"

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Intervista a mons. Tamás Tóth, segretario generale della Conferenza episcopale ungherese, al termine dalla visita di Papa Francesco a Budapest.

È stato un incontro bellissimo, dove il Santo Padre ha parlato ai suoi fratelli vescovi

Penso che le parole pronunciate dal Santo Padre alla fine della Messa in ungherese hanno toccato nel profondo tutti.

Alla fine della Messa, le parole pronunciate dal Santo Padre in ungherese per ringraziare le autorità civili, religiosi hanno riscaldato il cuore di tutti. (Servizio Informazione Religiosa)

Ne parlano anche altri media

Era dal lontano 1938 che la capitale ungherese non ospitava il Congresso Eucaristico Internazionale, che è uno degli appuntamenti più sentiti e importanti del cristianesimo mondiale, e non è un caso che l’edizione appena conclusa sia stata organizzata qui. (InsideOver)

Per Papa Francesco, come ha spiegato lui stesso recandosi a salutare i giornalisti che lo seguono durante lo spostamento, è un viaggio che ha "un po’ il gusto del congedo". I congedi. Il Pontefice ripartirà poi in direzione della Slovacchia. (AGI - Agenzia Italia)

Oggi papa Francesco è nel cuore dell’Europa - e del nazionalismo - per incoraggiare alla solidarietà in tempi di crisi internazionali e questioni migratorie. Poi la messa Messa conclusiva del 52/o Congresso eucaristico internazionale, nella quale papa Francesco si è rivolto agli oltre 100. (La Stampa)

Condanna antisemitismo e invita a uscire dalla pandemia senza pensare solo a se stessi dal nostro inviato Paolo Rodari. Francesco in Slovacchia scherza sulla sua salute, due mesi dopo il ricovero al Gemelli. (la Repubblica)

Non c’è solo l’Ungheria, ma tutta la Chiesa universale intorno al successore di Pietro, nella piazza degli Eroi di Budapest. ”Ci fa bene stare in adorazione davanti all’Eucaristia per contemplare la fragilità di Dio”, il consiglio finale: “Dedichiamo tempo all’adorazione (Toscanaoggi.it)

L’incontro cade tra le due festività ebraiche di Rosh Hashanah (il capodanno) e dello Yom Kippur Ma il miglior modo per disinnescarla è lavorare in positivo insieme, è promuovere la fraternità». (Corriere TV)