Falcone, il post del Premier Conte fa il giro del web: 'Le mafie si nutrono delle difficoltà'

AreaNapoli.it INTERNO

Il post del Premier Giuseppe Conte ha subito fatto il giro della rete.

Lo dobbiamo a Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo, a Vito Schifani, a Rocco Dicillo, ad Antonio Montinaro.

L’anno scorso a Palermo ho incontrato tanti giovani che 28 anni fa non erano nati, ma che in Falcone e Borsellino hanno visto figure di grande ispirazione, modelli da seguire.

Oggi si commemora la scomparsa di Giovanni Falcone. (AreaNapoli.it)

Se ne è parlato anche su altri media

La donna ha ricordato l'infanzia semplice di Antonio nel suo piccolo paese, i giorni "spensierati di maggio trascorsi in giardino, le canzoni preferite. Quei 600 chili di tritolo, esplosi sotto l'autostrada che collega Puntaraisi a Palermo sono entrati violentemente in casa nostra e da allora niente è stato più come prima. (La Repubblica)

Un lenzuolo bianco per la Giornata della legalità. Ill Comune ha aderito all’iniziativa promossa dall’Anci in occasione del 28esimo anniversario della strage di Capaci. (L'Amico del Popolo)

I mafiosi, nel progettare l'assassinio dei due magistrati - prosegue Mattarella - non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. (La Repubblica)

"Neppure in questo caso Scullino si dimostra Sindaco di tutti: apprendiamo di un'improvvisata commemorazione solo dai giornali senza aver ricevuto dall'Amministrazione una doverosa e istituzionale comunicazione e un relativo invito, come noi abbiamo sempre fatto quando eravamo al governo di Ventimiglia. (SanremoNews.it)

Oggi scandiamo il nome di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. I sindaci biellesi uniti per ricordare la strage di Capaci. (newsbiella.it)

Fu lui stesso a chiamarmi e a comunicarmi che il Csm mi aveva nominato alla procura di Palermo come sostituto. Da sostituto procuratore generale di Palermo chiese la condanna per Marcello Dell'Utri, per concorso esterno in associazione mafiosa; inquisì il generale Mario Mori per la mancata perquisizione del covo di Riina. (Avvenire.it)