Tragedia a Castello di Godego: il bimbo è malato, il padre lo strangola e poi si suicida

Corriere della Sera INTERNO

Dalla finestra ha intravisto strane macchie scure sul pavimento, poi il profilo del piccolo Massimiliano, appena due anni.

Un coltello Egidio Battaglia, 43 anni, operaio montatore in un’azienda che produce impastatrici industriali a Galliera Veneta, è stato trovato sul pavimento del bagno, in una pozza di sangue.

In ogni caso, nella lettera che Egidio Battaglia ha lasciato sul tavolo della cucina si fa riferimento all’angoscia per la malattia del bambino

Il padre, 43 anni, ha usato un coltello da cucina per squarciarsi la gola. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L'omicidio-suicidio si è consumato nel bagno di casa, un appartamento al primo piano di una palazzina a Castello di Godego, dove il 43enne viveva assieme alla moglie, di origine romena. L'uomo lavorava in un'azienda di macchine impastatrici, la moglie era impiegata in una cooperativa trevigiana che presta servizi per gli ospedali (Il Gazzettino)

Il fatto è avvenuto oggi, sabato 20 febbraio, alle 13 a Castello di Godego. E hanno trovato i corpi di papà e figlioletto a terra senza vita. (Oggi Treviso)

«Che vita farebbe quando sarà grande?»: questo si chiedeva Egidio Battaglia, 43 anni, dipendente della "Pavan" di Galliera Veneta, nella lettera (due pagine scritte a mano) lasciata come una sorta di testamento sul tavolo della sala pranzo di casa, prima di togliersi la vita, auto-sgozzandosi con un coltello da cucina. (TrevisoToday)

Per lui, confuso e impaurito dall’ipotesi di un figlio autistico, uccidere Massimiliano e togliersi la vita, è stato un atto d’amore Ma non è solo per questo che gli inquirenti ritengono che l’omicidio suicidio sia avvenuto ben prima di mezzogiorno. (Il Gazzettino)

Mai avremmo pensato come comunità di vivere una tragedia di questo tipo”. Questa tragica vicenda è una ferita per tutti, noi amministratori e l’intero paese”. (Oggi Treviso)

(Treviso) - «So che sarò definito un mostro, ma il dolore che sto provando lo conosco solo io. L’ho fatto per evitare a mio figlio un futuro di sofferenze. (Il Messaggero)