Così la Gran Bretagna tratta (male) gli italiani prima dell'espulsione causa Brexit

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Le leggi della Gran Bretagna dovrebbero assicurare l’entrata nel Paese a coloro che devono sostenere colloqui di lavoro nel territorio britannico.

Successivamente alle misure prese, i cittadini europei sarebbero poi stati espulsi dal Paese e rispediti in Europa perché non autorizzati a entrare in Inghilterra.

Egli rifiuta, però, di fronte alle domande incalzanti dei giornalisti britannici, di commentare i singoli casi di detenzione avvenuti negli aeroporti nei confronti di cittadini europei e italiani

La storia di Marta e l’ingiusta espulsione dalla Gran Bretagna. (Money.it)

Ne parlano anche altri media

Lo dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata internazionale della Famiglia, proclamata dall’Onu (LaPresse)

Regole che prevedono il rilascio di un visto a condizioni specifiche e che vanno verificate "prima di partire" Le regole post Brexit Regno Unito, stop a reclusione di cittadini UE fermati alla frontiera senza visto di lavoro o studio. (Rai News)

I cittadini Ue fermati alla frontiera con la Gran Bretagna perché senza i documenti validi per l’ingresso, introdotti dalle nuove regole sull’immigrazione del dopo Brexit, non saranno più detenuti nei centri di raccolta e di reclusione per migranti. (Il Fatto Quotidiano)

l governo britannico fa retromarcia e decide di fermare le detenzioni di cittadini dell'Unione Europea entrati nel Regno Unito senza la documentazione necessaria per lavorare. In sostanza la Gran Bretagna accoglierà solo lavoratori altamente qualificati, non più chi veniva a fare il commesso o il cameriere (la Repubblica)

Le banche di investimento internazionali si stanno spostando da mesi con cautela ma inesorabilmente da Londra verso centri finanziari in tutta l’Unione Europea. Fino a 35.000 posti di lavoro finanziari a Londra potrebbero alla fine scomparire, ha affermato William Wright del think tank New Financial (Business Insider Italia)

Un altro ha aggiunto: «Il popolo dell'Irlanda del Nord deve avere lo stesso accesso all'intera gamma di medicinali di chiunque altro nel resto del Regno Unito L'Irlanda del Nord non potrà ricevere Osimertinib, un nuovo farmaco antitumorale per i pazienti con carcinoma polmonare in stadio iniziale, a causa di limitazioni burocratiche derivategli dalla Brexit. (ilmessaggero.it)