“Te la senti?” “Sicuro”. Così a 22 anni mi ritrovai a fotografare la strage di Bologna

Rolling Stone Italia INTERNO

Nessuno guardava nessuno, nessuno parlava, tutti facevano qualcosa.

C’era gente intenta a sgombrare alla meglio i detriti che venivano portati lì dalla zona delle macerie.

Fra i feriti c’era gente che aveva avuto la vita orribilmente cambiata.

Uscii salutando, lasciai quel pezzo di me che erano le mie macchine fotografiche e infilai il portone e la strada.

Lo lasciai che se ne andava nell’atrio dove c’era gente tenuta a distanza che guardava, mi domandai se aspettassero notizie di amici o parenti, c’era anche questo terribile aspetto da considerare. (Rolling Stone Italia)

Ne parlano anche altri media

Vi dirò che quello che come presidente del Senato abbiano fatto concretamente perché emerga dopo 40 anni la verità». Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, 40 anni dopo definisce quel 2 agosto «una pagina buia della nostra storia. (Corriere della Sera)

Tante domande, fatti evidenti, piste e ricostruzioni che non hanno mai avuto una risposta e un approfondimento. Prima del silenzio è stato letto il seguente comunicato:. “Oggi 2 agosto 2020, a distanza di 40 anni dalla strage si osserveranno due minuti di silenzio, il primo minuto per le 86 vittime, il secondo minuto sarà per la verità non ancora ottenuta”> > NESSUNO DI NOI ERA BOLOGNA (Rietinvetrina)

Secondo un tweet di Andrea Palladino, documentarista e autore di libri proprio sulla bomba del 1980 alla manifestazione romana ha preso parte lo stesso Ciavardini. Neofascisti ed esponenti dell’ultradestra in genere, appartenenti al movimento skin, ultrà degli stadi: diverse componenti delle realtà dell’estremismo hanno dato la loro adesione alle contro-manifestazioni indette in diverse piazze d’Italia in occasione dei 40 anni della strage alla stazione di Bologna, costata la vita a 85 persone. (Corriere della Sera)

La più piccola si chiamava Angela Fresu, era un angioletto di 3 anni. Gente normale, di tutte le età e provenienze che sapeva di vita quotidiana: chi lavorava, chi stava andando in vacanza e chi rientrava dalle ferie. (Corriere della Sera)

).Tutta roba “cucinata” con il supporto del Mossad, oltre che della Cia e dei servizi italiani. Con Giorgio Napolitano al Viminale, e poi per nove anni al Quirinale, non un documento è stato fatto uscire dagli archivi più nascosti. (L'AntiDiplomatico)

Poco dopo Carlo Alberto partì per Bologna: allora non c’erano i telefonini e per avere notizie immediate occorreva recarsi sul posto. l’appello. . serena arbizzi. . «Dopo 40 anni di depistaggi vogliamo sapere chi sono i mandanti della strage. (La Gazzetta di Modena)