Violenza sulle donne, le nuove misure

Adnkronos INTERNO

Violenza sulle donne, via libera oggi a nuove misure.

Si stabilisce che le pene dei reati suscettibili di ammonimento sono aumentate quando il fatto è commesso da soggetto già ammonito e si procede d'ufficio per taluni reati qualora commessi da soggetto già ammonito.

In particolare estende l'applicabilità, da parte dell'Autorità giudiziaria, delle misure di prevenzione personali ai soggetti indiziati di alcuni gravi reati commessi nell'ambito dei fenomeni della violenza di genere e della violenza domestica (violenza sessuale, omicidio, deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso) e ai soggetti che, già ammoniti dal Questore, risultino indiziati dei delitti di percosse, lesioni, violenza privata, minacce aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento, commessi nell'ambito di violenza domestica

MISURE DI PREVENZIONE PERSONALE: il Disegno di legge interviene anche sul Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (Decreto legislativo 6 settembre 2011, n. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Possibile infine il ricorso anche al giudice civile per ottenere divieto di avvicinamento o di allontanamento dal domicilio, per offrire alle donne vittime di violenza una alternativa al giudice penale. (il Giornale)

Aspettare passivamente che un gesto così feroce si ripeta, magari con qualche variante ancora più crudele? E così altre donne sono state di nuovo vittime della furia incomprensibile da parte di ex mariti, ex fidanzati, e non solo. (Quotidiano del Sud)

Inoltre, è previsto un aumento delle pene per chi è già stato ammonito precedentemente per violenza domestica. di Nicolò Guelfi. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge che inasprisce le pene per chi commette violenza sulle donne. (Luce!)

(di Chiara Ronzani). A due anni dalla sbandierata legge cosiddetta del codice rosso le donne continuano a morire come prima. Il governo cerca di mettere un freno alla violenza, ma non cambia la strada già perseguita finora senza successo. (Radio Popolare)

Con la violazione del divieto di avvicinamento c’è già l’arresto obbligatorio a cui deve però seguire una misura cautelare coercitiva per evitare che la persona venga rimessa in libertà in vista del processo – ha proseguito la ministra – e viene incentivato l’uso del braccialetto elettronico, se viene rifiutato la persona viene sottoposta a misura cautelare più afflittiva e se lo manomette previsto il carcere”. (gnewsonline.it)

Liliana Segre si schiera a favore del pacchetto di nuove norme approvato ieri, 3 dicembre, in Consiglio dei ministri e che dà una stretta alla lotta contro la violenza sulle donne. L’odio sui social. Segre ha anche affrontato il tema dell’odio in rete, in particolare quello che si scatena tra giovani sui social network. (Open)