Chiude la libreria Paravia: fondata nel 1802, era la più antica di Torino

Mole24 ECONOMIA

Fondata nel 1802 dallo stampatore Gian Battista Paravia, in via Palazzo di Città, la libreria, negli anni, ha cambiato due sedi.

Tuttavia, la Libreria Paravia non riaprirà altrove, in quanto non si è presentato nessuno per rilevare l’attività proprio a causa della forte crisi del mercato delle librerie.

Poi nel 2015, in piena crisi economica, la Libreria fu costretta a traslocare nei bellissimi e luminosi spazi di via Bligny (Mole24)

Su altre fonti

La libreria Paravia a Torino rappresentava un valore aggiunto per la città, si occupava anche di testi scolastici, facendo un lavoro forte nel mondo dell'istruzione. Ma la resa della più antica bottega della città è un campanello d’allarme che è difficile lasciar passare inosservato. (La Stampa)

La libreria Paravia di Torino dopo quasi 198 anni di storia ha chiuso i battenti, per le titolari, la situazione non era più sostenibile. Quello che si può fare non è piangere sul latte versato ma immaginare il futuro: siamo in una fase di passaggio e come succede in ogni fase di passaggio c’è qualcuno che resta triturato. (AGI - Agenzia Italia)

Ebbene: quando nel 1989 la LIS venne inaugurata alla presenza dell’Avvocato e di Umberto Eco, i commessi di libreria venivano ancora formati. (La Stampa)

Ma anche Franco Mondini, Sepulveda, Littizzetto, Chiambretti, Gramellini e Chuck Palahniuk che ho personalmente accompagnato ai Murazzi. E aggiunge: «Se avessi trovato un giovane interessato a dare il suo contributo affiancandomi, forse non avrei deciso di chiudere. (La Stampa)

Nel 2015 la libreria aveva lasciato la storica sede di via Garibaldi per trasferirsi in piazza Arbarello. La chiusura è stata annunciata con un post su Facebook da Nadia e Sonia Calarco, le due sorelle titolari della libreria. (Today)

Dopo la chiusura della storica libreria Paravia di Torino, cresce la paura per le sorti delle librerie italiane nel prossimo futuro. Accade infatti che le importanti librerie storiche sono gestite da una generazione di librai che non trova successori o qualcuno che subentri. (Libreriamo)