Chiude a Torino la Paravia, la seconda libreria più antica d'Italia

Libreriamo ECONOMIA

Scompare un pezzo di storia della cultura torinese, e italiana.

La Libreria Paravia di Torino, la seconda libreria più antica d’Italia, è costretta a chiudere.

di seguito il post completo.

Il triste annuncio. “Abbiamo ereditato da nostro papà questo affascinante mestiere e abbiamo investito tutte le nostre energie per cercare di farlo nel miglior modo possibile”, si legge all’interno del toccante post pubblicato dalle sorelle Sonia e Nadia su Facebook, le quali, oltre a ringraziare clienti, autori e distributori con i quali hanno collaborato nel corso degli anni, hanno denunciato le difficoltà che incontra una libreria indipendente oggi, in particolare la forte concorrenza degli store online che propongono sconti importanti sui libri e la consegna in tempi rapidi. (Libreriamo)

Ne parlano anche altri media

Leggi anche: La crisi affossa Paravia: era la libreria più antica di Torino giorgio ballario giorgio ballario. I dati. Il problema, spiega Rocco Pinto, «è legato al sistema del commercio e non solo alle librerie». (La Stampa)

La libreria Paravia di Torino dopo quasi 198 anni di storia ha chiuso i battenti, per le titolari, la situazione non era più sostenibile. Non solo, il Bookpostino consegna in bicicletta, agli associati libri a domicilio, con tanto, quando è possibile, di dedica dell’autore. (AGI - Agenzia Italia)

Nel 2015 la libreria aveva lasciato la storica sede di via Garibaldi per trasferirsi in piazza Arbarello. Un'altra storica libreria abbassa le saracinesche. (Today)

E aggiunge: «Se avessi trovato un giovane interessato a dare il suo contributo affiancandomi, forse non avrei deciso di chiudere. Il bar-libreria con affaccio su piazza Carignano, da sempre originale senza essere troppo fighetto, chiude, dopo quasi diciotto anni di attività. (La Stampa)

Dopo la chiusura della storica libreria Paravia di Torino, cresce la paura per le sorti delle librerie italiane nel prossimo futuro. L’idea di una libreria piccola e a conduzione familiare costituisce una valida alternativa alle librerie del passato? (Libreriamo)

La crisi delle librerie dunque dipende anche dall’aver trasformato molti librai in semplici magazzinieri, chiamati a spostare pesi anziché fare quello che era ed è un mestiere bellissimo, visto che un libraio quando è davvero tale è anche un po’ uno psicologo o se preferite un medico dell’anima. (La Stampa)